La seduta del Consiglio comunale del 3 dicembre si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Giovanni Zingaro, scomparso a 90 anni. Per l’ex funzionario dell’Intendenza di Finanza, già consigliere comunale della Democrazia Cristiana e assessore nella giunta Croce e Martello guidata da Giovanni Gramondo negli anni Ottanta, tutta l’aula si è alzata in piedi.

Sul Programma Triennale degli Acquisti di Forniture e Servizi 2026-2028, che comprendeva molte voci al su interno, il dibattito si è concentrato in buona parte sulla singola voce che riporta al tema della navetta a guida autonoma.

“Alcuni servizi sono oggettivamente ordinari, come i buoni pasto” dice Lucio Sardi (AVS) “altri sono apprezzabili, come la gestione dell’accoglienza, ma il pezzo forte è il servizio per la navetta senza conducente: senza conducenti, senza trasportati e senza senso, cinque milioni per comprarle e 140mila euro per non farle usare a nessuno”.

“Vorrei soffermarmi proprio sui 140mila euro l’anno per la navetta” dice Ivan Bracco(PD) “potremmo usarli per attività sociali molto più utili, anche perché non si sa se, finita la sperimentazione, potrà circolare senza normativa europea: 140mila per tre anni sono molti soldi”.

“La parte scolastica tra servizi accessori, trasporto e accoglienza vale 5 milioni in tre anni” ribatte Giovanni Montanaro (Avanti con Scajola sindaco) “e nei 420mila euro della navetta, il 3,4% della pratica, si è cercato l’unico appiglio per attaccare l’amministrazione, mentre i numeri dicono altro: prima o poi la normativa sui bus a guida autonoma arriverà”.

Sulla Navetta a guida autonoma arriva poi l’intervento dell’assessore Gianmarco Oneglio: “La situazione dei bus è semplicissima” dice “non hanno l’omologazione perché non sono in serie. Serve una sperimentazione prevista da un decreto e attivata da una task force del governo. Otterremo l’omologazione, salvo che intervenga prima l’Europa, e porteremo a termine quanto previsto dal PNRR, perché quei fondi non potevano essere usati per altro”.

“La navetta non offre trasporto pubblico” dice Loredana Modaffari (PD) “e inserirla oggi nello schema non può essere compreso né condiviso, specie con le difficoltà dei trasporti nell’entroterra”.

Luciano Zarbano (Imperia Senza Padroni) annuncia invece l’astensione chiedendosi se “per sole 12 persone per volta” il beneficio giustifichi i costi.

A rivendicare con forza l’operato in tal senso del Comune è poi lo stesso sindaco Claudio Scajola.

“Lo considero una delle cose più importanti, innovative e intelligenti fatte in questa città dal punto di vista delle infrastrutture” dice “Un progetto nato da un bando vinto, un’azione di innovazione sul trasporto pubblico che ha anche una valenza turistica e va nella direzione di avere meno mezzi inquinanti”.

Sul Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2026-2028 l’assessore Gianfranco Gaggero sintetizza gli interventi, con un focus particolare su quelli del 2026. All’interno di questa voce vengono elencati, fra gli altri, 200mila euro per gli sfalci, 500mila per manutenzione asfalti e progettazione dei lotti, 500mila euro e poi 1 milione nel 2027 per il risanamento del ponte Barchetto sull’Impero, la messa in sicurezza del rio Caramagna con il primo lotto tra 2026 e 2027 e la messa in sicurezza ed efficientamento di due scuole per 250mila euro.

“Chiedo che, quando si faranno i lavori, siano compresi anche i marciapiedi laterali del ponte Barchetto” interviene Daniela Bozzano (PD) “oggi sono in pessime condizioni e con il nuovo supermercato passano molti più pedoni”.

“Manca un’informazione chiave” insiste poi Zarbano “non sappiamo il livello di progettazione e senza questo le opere non possono partire, anche perché molti interventi dipendono da finanziamenti esterni”.

“Diciannove milioni di euro per una città di queste dimensioni” interviene a questo punto il consigliere Davide La Monica (Avanti con Scajola Sindaco) “sono un risultato che starebbe bene a comuni con il doppio degli abitanti e dimostrano la capacità del Comune di reperire fondi”.

“Sembra più una dichiarazione di intenti che qualcosa di concreto” ribatte Sardi “molti dei 19 milioni sono rimandati al 2028, i fondi per gli asfalti sono dimezzati e opere come le pensiline di largo Piana sono sparite”.

Dopo la replica di Gaggero, che ha rivendicato, rivolgendosi all’opposizione l’operato nelle asfaltature, la pratica viene approvata.

Su richiesta del consigliere Giovanni Lazzarini vengono poi accorpati i punti su addizionale comunale IRPEF e aliquote IMU 2026, presentate dall’assessore al Bilancio Monica Gatti, entrambe con la proposta di confermare le aliquote già in vigore nel 2025.

Su questo punto le minoranze contestano in particolare due punti, ossia il fatto che, allo 0,8% delle aliquote sono il massimo livello consentito a norma di legge e una generale mancanza di Progressività nella manovra.

“Non vengono spiegate le ragioni per mantenerla al livello massimo, senza nemmeno una minima rimodulazione” dice Zarbano, mentre Sardi porta poi la discussione sul tema delle seconde case e degli affitti a lungo termine.

“Nella relazione ho specificato che lo stanziamento fa riferimento a quanto versato tre anni fa” dice Gatti “quello che oggi viene versato allo Stato tornerà al Comune tra tre anni”.

“Non propongo un abbassamento immediato” dice ancora Zarbano “ma sul medio periodo il tema non è solo di bilancio, è anche di giustizia sociale”.

Laura Amoretti annuncia il voto contrario, così come la Modaffari.

“A fronte di una tassazione univoca non vi sono ritorni in termini di servizi ai cittadini” dice.

Tutte le pratiche vengono approvate, inclusa la successiva, relativa al Bilancio di Previsione 2026/2028, passato senza discussione.

In chiusura degli ordini del giorno, il Consiglio approva infine anche la pratica sull’acquisizione al patrimonio comunale di diritti reali nella zona di Barchetto, legata a una convenzione urbanistica per parcheggio pubblico e condotta di smaltimento acque bianche, votata favorevolmente dalla larghissima parte del Consiglio.