Sette sacchi di immondizia sono stati raccolti dal team dellâassociazione Delfini del Ponente APS che ha deciso di prendere parte allâevento âCaccia alla plasticaâ, ripulendo la zona della spiaggia del Parco Urbano a Imperia nei pressi del Lungomare Amerigo Vespucci
Fra gli altri sono stati ritrovati: 28 bottiglie vetro, 52 bottiglie plastica, 49 lattine, 21 mascherine, 2 lenze da rete, 28 indumenti, 91 tappi di latta, 131 tappi di plastica, 3 cartucce per fucile e 4 accendini.
Commenta lâassociazione: âĂ stata unâottima occasione per prenderci cura del nostro mare e della nostra cittĂ e per sensibilizzare i cittadini sullâimportanza della salvaguardia dellâambiente.
Erano gli anni â50 e un giovane talentuoso Andy Warhol si mostrava al mondo come il piĂč grande e innovativo artista della sua epoca. E fu proprio lui, giĂ in quegli anni, a dichiarare che avere la possibilitĂ di vivere sulla Terra e non rovinarla era la forma dâarte migliore che si potesse desiderare. GiĂ , perchĂ© il nostro Ăš un Pianeta unico e speciale, anche se troppo spesso fingiamo di non ricordarlo. CosĂŹ, noncuranti delle ripercussioni delle nostre azioni, gettiamo un mozzicone di sigaretta per terra, oppure âdimentichiamoâ una bottiglietta di plastica tra gli scogliâ.
Lâiniziativa si inserisce nellâambito del progetto Plastic Hunt, arrivato alla sua seconda edizione. Si muove nellâottica di far riflettere ognuno di noi sullâenorme quantitĂ di rifiuti che abbandoniamo al nostro passaggio, sui danni che essi provocano se non vengono smaltiti correttamente e sulle ripercussioni ambientali. Nonostante lâemergenza sanitaria quindi, la salvaguardia dellâambiente non si Ăš mai fermata e anche questâanno svariati team di tutto il mondo nel mese di agosto hanno preso parte a questa iniziativa di raccolta rifiuti.
I risultati sono stati impressionanti: âLa nostra squadra era composta da un team di nove volontari e abbiamo raccolto un totale di sette sacchi neri di rifiuti – spiega Elena Fontanesi, vicepresidente dellâassociazione – I pezzi piĂč abbondanti che abbiamo trovato sono stati 28 bottiglie vetro, 52 bottiglie plastica, 49 lattine, 21 mascherine, 2 lenze da rete, 28 indumenti, 91 tappi di latta, 131 tappi di plastica, 3 cartucce per fucile e 4 accendini. Ma la quantitĂ di frammenti di plastica che non si potevano contare Ăš quella che ci ha fatto riflettere di piĂčâ.
Lâassociazione Delfini del Ponente si occupa della salvaguardia e del monitoraggio delle specie marine nelle acque del Mar Ligure di Ponente e proprio per questo Ăš molto sensibile alle tematiche legate allâinquinamento.
âLa Plastic Hunt – racconta Elena – Ă stata unâottima occasione per prenderci cura del nostro mare e della nostra cittĂ . Abbiamo coinvolto i nostri stagisti e insieme abbiamo anche sensibilizzato tutti i bagnanti e i turisti che si trovavano nella zona. Quando hanno visto cosa stavamo facendo ci hanno aiutato spontaneamente portandoci tutti i rifiuti che trovavanoâ.
âLa zona che abbiamo pulito – continua – ad un primo sguardo sembrava pulita. Ma quando abbiamo iniziato a raccogliere i rifiuti piĂč grossi ne abbiamo trovati moltissimi di piccole dimensioni. Tanti si trovavano anche in mezzo agli scogli. Molti pezzi di plastica, quando li prendevamo in mano si sbriciolavano. Questo implica che erano lĂŹ da moltissimo tempo ed Ăš una cosa che deve far riflettere. La plastica non si degrada, si frantuma generando microplastiche che finiscono ovunque, trasportate dal vento o dal mare, ed entrano poi nella catena alimentare. Ecco perchĂ© Ăš importante agire subito e non voltarci dallâaltra parte. Quando troviamo un rifiuto, anche se non Ăš nostro, dovremmo fare la nostra parte e raccoglierloâ.







