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La visita del viceministro Edoardo Rixi a Imperia, nell’ambito della firma del protocollo di intesa per l’acquisizione dell’ex stazione ferroviaria di Porto Maurizio, è stata occasione per trarre spunti anche sulle idee e i progetti logistici che puntano a interessare il capoluogo nel prossimo futuro.

Un tema sul quale, alle domande dei cronisti, il sindaco Claudio Scajola è stato particolarmente sollecitato è stato quello relativo alla stazione ferroviaria – non quella appena acquisita di Porto Maurizio, ma quella nuova, funzionante, adagiata sul torrente Impero – e che necessita di numerose implementazioni, a partire dal renderla meglio collegata a livello automobilistico e ciclabile. Quest’ultimo punto ha una doppia valenza strategica, riguardante anche l’università.

“Alla stazione devono essere fatte tante cose”, esordisce a riguardo il sindaco, “la più costosa è renderla meglio collegabile con le macchine. E poi con le biciclette. Le persone devono avere la possibilità di caricare e scaricare le biciclette dal treno e poterle usare in giro per la città e per arrivare in università. Pensate che il progetto del campus universitario, dove potrebbero alloggiare circa 80 studenti, è in pole position proprio per questo motivo. Quello che facciamo a Imperia è collegato a una città che sia viva e fruibile in modo più moderno, efficiente ed efficace”.

A tal proposito, il primo cittadino annuncia la volontà di un ulteriore progetto per collegare la stazione alla rete ciclopedonale della città.

“C’è un progetto di massima”, dice, “abbiamo visto che la rotonda fatta e la rotonda nuova hanno reso l’area già di suo più fruibile. Vogliamo collegare meglio la stazione di Imperia, che già ora è più fruibile, con una passerella a sbalzo che colleghi l’attuale ciclabile fino alla stazione, sul lato dell’argine destro. È collegato alle operazioni di spostamento degli autobus”.

Scajola si sofferma anche sulla possibilità di apertura di attività commerciali all’interno della stazione, come ad esempio un bar.

“Non so se il bar sia necessario”, afferma. “Ogni attività economica deve fare i conti con la realtà del mercato. Nella stazione dobbiamo migliorare l’informazione, lo stare bene quando si attende un treno. Il bar, vero, è una di queste esigenze. Ci stiamo ragionando con loro, dato che non è una nostra competenza. Venne fatta in passato una gara con esito negativo. Dobbiamo capire come raggiungere in maniera concreta l’obiettivo. Il bar, se costruito, deve essere economicamente sostenibile”.

Infine, il sindaco risponde a un paio di domande tornando sul tema dell’ex stazione di Porto Maurizio appena acquisita, specificando una componente del progetto e illustrandone la volontà di utilizzo.

“Due gallerie erano rimaste alle ferrovie, non erano inserite nel progetto ed erano rimaste alle ferrovie. Con questo accordo rientreranno tutte le aree ferroviarie”. Con un’operazione complicata “non solo prendiamo la stazione ma prendiamo tutti i reliquati rimasti esclusi, mettendoli nel patrimonio del Comune. Quindi FS non ha più nulla nel territorio di Imperia, salvo la nuova ferrovia”, chiarisce Scajola.

“La destinazione finale deve essere qualcosa di turistico/culturale, collegato alle biciclette e alla necessità di avere – ci stiamo lavorando – le cinque camere di charme per questo nuovo turismo, anche importante e ricco, delle biciclette”, conclude.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa al sindaco Claudio Scajola.