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Il Comune di Imperia è impegnato su più fronti per affrontare una serie di criticità che riguarda ormai tutte le città italiane: la presenza crescente di piccioni, gabbiani, ratti e cinghiali in contesto urbano. Ai nostri microfoni a parlare delle misure in atto è il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Giuseppe Fossati, che fa il punto sull’attività amministrativa e sui progetti avviati. “Si tratta di un problema molto diffuso perché questi animali si sono fortemente urbanizzati. Imperia non fa eccezione”, ha esordito. 

Le parole di Giuseppe Fossati

Piccioni: al via il progetto con mangimi antifecondativi

Le tradizionali misure adottate negli anni, come sagome di rapaci, spuntoni o il cosiddetto ‘filo ballerino’ sotto i portici di via Bonfante, si sono rivelate soluzioni parziali: spostano il problema, ma non lo risolvono.

Per questo il Comune ha scelto di seguire la strada già percorsa con successo da altre città: l’utilizzo di mangimi addizionati con antifecondativi. “È in corso uno studio per individuare le zone in cui è più concentrata la popolazione di volatili, così da posizionare le mangiatoie nei punti strategici in modo da ridurre progressivamente il numero. Non si tratta di un effetto immediato, ma nei Comuni che lo hanno già adottato la presenza dei piccioni si è ridotta fino a un terzo nel giro di due o tre anni. Riteniamo che sia la scelta giusta, che ha naturalmente un costo come tutte le cose, però pensiamo che sia un settore su cui ha senso investire”, ha commentato il vicesindaco.

Il progetto è stato finanziato, la gara è stata completata e in questi giorni la ditta incaricata sta monitorando il territorio. La distribuzione dei mangimi inizierà in primavera.

Cinghiali: “Fenomeno in crescita, servono politiche regionali”

Resta complessa anche la situazione dei cinghiali, sempre più presenti nei centri abitati. “Un problema forte, di competenza regionale. Questa fauna sta scendendo a valle progressivamente. Non è raro imbattersi in famigliole di cinghiali perfettamente abituate al traffico e alla presenza umana. Non sono in sé aggressivi però sicuramente sono un elemento di pericolo e potenzialmente anche un elemento di problematiche igienico-sanitarie”, ha proseguito l’assessore.

Gli animali vengono spesso attirati dai rifiuti: per questo il Comune in particolari zone problematiche – come la rotonda di via Trento – ha modificato il sistema di raccolta, adottando strutture non accessibili. “Sono comunque palliativi – ha dichiarato Fossati. – La questione va affrontata a monte con una politica regionale di contenimento. Un problema che è di competenza regionale e so che la Regione Liguria sta ragionando su possibili soluzioni”.

Ratti: derattizzazione costante e interventi straordinari

Non meno rilevante è il tema dei ratti, un fenomeno globale: “Si stima che nelle città ci siano in media quindici topi per ogni abitante”, ha ricordato il vicesindaco.  

“A Imperia facciamo una costante politica di derattizzazione, ci sono dei distributori che sono sparsi per la città e che vengono ogni mese controllati e ricaricati, oltre a interventi straordinari nei periodi più critici, come l’estate, quando aumenta il consumo di cibo all’aperto. Non possiamo eliminare del tutto il problema, sarebbe illusorio, ma possiamo contenerlo e mantenerlo entro limiti accettabili. È ciò che stiamo facendo con continuità”.

Una sfida urbana che richiede strategie a lungo termine

L’assessore ha concluso sottolineando la necessità di una visione ampia: “La presenza di fauna selvatica in città è una realtà delle moderne aree urbane. Dobbiamo lavorare con costanza e con metodi efficaci, adottando soluzioni strutturali e non solo emergenziali.

Nel video-servizio a inizio articolo l’intervista integrale a Fossati.