Unâennesima, assurda storia di violenza tra le mura domestiche. La fine di un incubo, grazie allâintervento dei Carabinieri.
Sono le 16 circa di giovedĂŹ scorso quando una donna, in evidente stato confusionale, a tratti incomprensibile nellâesposizione, chiede soccorso tramite il 112 NUE e riferisce di essere stata malmenata dal convivente.
I Carabinieri, arrivati sul luogo in pochi minuti, trovano ancora la donna in lacrime, sanguinante: ha il naso rotto e, pertanto, viene trasportata allâospedale per le cure del caso. LĂŹ verrĂ accertata la frattura del setto nasale. Nel frattempo i militari trovano il convivente della donna, in evidente stato di ebbrezza alcolica.
La ricostruzione degli eventi ha consentito di appurare che lâaggressione, di una violenza non comune (la vittima ha avuto 30 giorni di prognosi), Ăš avvenuta alla presenza dei figli minori. Ai militari operanti il quadro era chiaro: il pericolo per la donna era reale ed attuale â anche in considerazione di un evidente stato interessante – ed hanno pertanto adottato la misura piĂč idonea per tutelare lei ed i piccoli, lâarresto dellâautore della violenza.
Questi, 32enne, Ăš stato trasferito al carcere di Imperia a disposizione dellâAutoritĂ Giudiziaria che, nella giornata di ieri, ha convalidato lâarresto e disposto la scarcerazione con lâapplicazione della misura cautelare dellâallontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alla vittima.
Purtroppo, anche in provincia registriamo episodi che vengono ricondotti ai cosiddetti âreati di genereâ, che si sviluppano nei contesti piĂč variegati. A farne le spese, nella stragrande maggioranza dei casi, sono le donne.
Con lâintervento dellâArma, ogni volta, si apre il sipario su una quotidianitĂ fatta di soprusi, violenze, minacce, eseguite talvolta alla presenza di bambini, vittime secondarie di questi reati. Lâarresto, lâallontanamento dalla casa familiare del responsabile e lâammonimento di chi esercita la violenza, ovvero le misure di protezione che possono essere adottate nei confronti delle vittime, la tutela legale, il sostegno psicologico sono le misure che, di norma, consentono di estrarre la vittima dalla spirale di violenza in cui, suo malgrado, precipita. Ă importante, in casi come questo, parlare con operatori del settore, confrontarsi con le persone vicine, dire ciĂČ che sta succedendo: in ogni caserma â come nei luoghi deputati allâaccoglienza delle donne vittime di violenza â ci sono Carabinieri che sono formati per offrire un sostegno qualificato, con la delicatezza, la sensibilitĂ e la riservatezza che ogni situazione di questo tipo richiede.
Lâattenzione dellâArma Ăš tale che ogni anno, in diversi istituti scolastici superiori della provincia, i ragazzi delle classi IV e V incontrano i militari del Comando Provinciale, che illustrano loro la materia, soprattutto commentando casi specifici e divulgando un preciso messaggio: non sei sola.
 
         
                         
 
 
    
   
 
    
    
   