Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa diffusa dal Gruppo Consiliare regionale AVS.
“La Regione deve bloccare il piano del Comune di Imperia per cambiare destinazione a una parte del porto di Oneglia, trasformandola dall’attuale indirizzo commerciale a un futuro uso turistico.”
Selena Candia, capogruppo di AVS in consiglio regionale, e Lucio Sardi, consigliere comunale di AVS a Imperia, puntano il dito contro la variante adottata dal Comune al Piano regolatore portuale, che elimina la possibilità di realizzare strutture fisse nell’area commerciale del porto di Oneglia, riducendo così le prospettive di sviluppo per la logistica e il trasporto mercantile.
“Col consigliere regionale Jan Casella, abbiamo effettuato un sopralluogo nel porto di Oneglia per verificare la situazione sulle banchine e abbiamo presentato un’interrogazione alla giunta Bucci e all’assessore Scajola. Intendiamo difendere la compagnia unica portuale di Oneglia e lavoreremo per inserire il porto di Oneglia nel sistema portuale del Mar Ligure occidentale. Il nostro obiettivo è favorire la crescita delle attività esistenti e promuovere l’arrivo di nuove. La portualità crea le basi per avere posti di lavoro fissi, a tempo pieno, con retribuzioni adeguate, invece che posizioni lavorative precarie, stagionali, spesso sottopagate, come purtroppo rischia di succedere nel turismo estivo”, sottolinea Selena Candia.
“Gli operatori portuali, che da anni lavorano nel porto di Oneglia, utilizzano il suolo del porto per creare lavoro stabile, con una funzione essenziale per tutto il territorio imperiese. La Regione deve ascoltare chi lavora in questa realtà, aprendo un dialogo diretto per comprendere i loro problemi e loro esigenze. C’è l’esigenza di avere strutture fisse sui moli per scaricare le merci e stoccarle. Le funzioni mercantili del porto di Oneglia vanno salvaguardate e tutelate. Nel solo 2024, queste attività hanno garantito ben 45 mila tonnellate di materiali movimentati sulle banchine portuali”, ricorda Selena Candia.
“La storia e le potenzialità del bacino commerciale del porto di Oneglia non possono essere soffocate con un uso strumentale del regolamento funzionale del Piano Regolatore Portuale votato dalla maggioranza in Comune e approvato, ma con riserva, dalla Giunta Regionale Ligure. La Giunta Regionale, per non entrare in conflitto con l’amministrazione comunale, ha deciso di non assumersi la responsabilità di dichiarare non ammissibile una variante di un regolamento funzionale del porto commerciale che palesemente ne modifica sostanzialmente le funzioni, aggirando la procedura di modifica del Piano Regolatore Portuale”, osserva Lucio Sardi.
“A fronte di questo atto di pavidità politica che è in contraddizione con quanto affermato da Bucci in campagna elettorale, bisogna tenere alta l’attenzione sulla vicenda e agire a ogni livello per non consentire a Scajola di raggiungere l’obiettivo di mutare la natura sostanziale del bacino commerciale di Oneglia dopo averne azzerato i traffici e gli operatori, come la compagnia portuale Maresca, che vi lavorano. Sul porto commerciale di Oneglia si gioca un pezzo importante del futuro di una città che rischia di essere totalmente asservita agli interessi speculativi immobiliari e a un modello economico mono-vocazionale turistico, ormai anacronistico e incapace di dare prospettive di lavoro e ricchezza per la città”, conclude Lucio Sardi.








