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Si è riunita questa sera, presso la sede della Provincia di Imperia, l’Assemblea dei Sindaci, aperta dalle comunicazioni del Presidente Claudio Scajola. Un incontro che ha toccato tre temi centrali per il territorio: le concessioni demaniali marittime, la gestione energetica degli edifici comunali e il riconoscimento dei Comuni montani alla luce della nuova normativa nazionale.

Concessioni demaniali: “Serve muoversi per evitare problemi”

Scajola ha esordito affrontando il tema delle concessioni demaniali marittime: “Oggi parliamo di mare e montagna. Per quanto riguarda i 16 Comuni costieri, le procure si sono mosse nei confronti delle amministrazioni che non hanno ancora provveduto agli adempimenti. È importante intervenire per evitare criticità“. Il presidente ha indicato il Comune di Imperia come esempio di percorso amministrativo avanzato: “L’esperienza è stata positiva. Ne beneficia il cittadino, perché sono stati presentati progetti importanti. Se qualcuno ha bisogno di confrontarsi, siamo a disposizione”.

Gestione energetica integrata

Spazio poi al tema della termo gestione integrata. L’ingegnere Bottan ha illustrato un sistema di gestione intelligente degli impianti di riscaldamento e accumulo termico, controllati da apparecchiature elettroniche in grado di regolare potenza e temperature in base alle reali esigenze. Il modello, ha spiegato, consente un risparmio tra il 20 e il 30% grazie alla programmazione e al controllo remoto, riducendo dispersioni e ottimizzando la distribuzione del calore. “Qualità, efficienza e risparmio sono il nostro obiettivo“, ha commentato Scajola.

Comuni montani

Il punto più dibattuto della serata ha riguardato il riconoscimento e la promozione dei Comuni montani, ai sensi della Legge 12 settembre 2025, n. 131, e le ricadute sul Piano strategico per le Aree interne 2021-2027.

“Alla luce della nuova legge la Liguria rischia ulteriori tagli”, ha dichiarato Scajola, sottolineando l’impegno dell’Anci e la necessità di un’azione condivisa: “È utile votare un documento che chieda correttivi. Bisognava muoversi prima, ora è più complesso, ma dobbiamo farlo”.

A evidenziare la peculiarità dell’entroterra ligure è stato il consigliere provinciale Eliano Brizio, consigliere di Prelà: “Il nostro territorio è diverso da quello di altre regioni: abbiamo 40 Comuni montani e 90 giorni per chiedere modifiche alla legge. L’entroterra soffre carenze nei servizi essenziali. Bisogna introdurre criteri geomorfologici e socio-economici per definire correttamente un Comune montano, considerando sanità, istruzione, trasporti e servizi finanziari”.

“Con questa legge che hanno fatto il mese di ottobre abbiamo ancora 90 giorni di tempo per proporre delle correnzioni. Gran parte dei Comuni della provincia d’Imperia vengono tagliati fuori, perché non rispettano le nuove normative che hanno messo in questa legge. Perdendo il titolo di Comuni montani o di parzialmente montani i Comuni stessi perdono dei benefici. Per cui una bella beffa sarebbe. È già difficile tirare avanti nell’entroterra, perché come ben sapete i servizi sono quelli che sono. Se questa legge venisse modificata sicuramente cambierebbe perché ci sarebbero delle agevolazioni anche alle imprese residenti su quei territori, agli abitanti stessi che avrebbero dei prestiti agevolati. Io mi auguro che adesso, in base a quest’ordine del giorno, all’interessamento del Presidente verrà interessato il Consiglio dei Ministri, verrà interessato il Presidente di Regione Liguria, io mi auguro che ci sia, che prevalga il buon senso e si cerchi di rimodellare questa legge e di fare delle aperture o delle deroghe magari”, ha commentato ai nostri microfoni a fine assemblea Brizio.

Decisi i toni del sindaco di Apricale, Silvano Pisano: “La situazione dell’entroterra è drastica, mancano servizi sanitari e di trasporto. Non possiamo permettere che venga messo in discussione il nostro riconoscimento come Comuni montani”.

L’Assemblea ha approvato all’unanimità il documento da inviare alla Regione Liguria e al Ministero competente, con la richiesta di rivedere i criteri stabiliti dal nuovo quadro normativo per evitare ulteriori penalizzazioni ai territori dell’entroterra imperiese.

Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Brizio.