«Sul divieto di balneazione mi sono già espresso e lo farò nuovamente lunedì sera, in occasione del consiglio comunale monotematico. Ma in generale vorrei ribadire che i divieti vanno letti e compresi, insieme alle norme che li determinano.
Per quanto riguarda gli artisti di strada, per esempio, le esibizioni non sono vietate in assoluto, bensì sono consentite in aree predeterminate. Non si tratta quindi di divieto, bensì di regolamentazione. Il contesto è quello della tutela del centro storico, in virtù del quale si limitano le manifestazioni non calendarizzate e quindi più difficilmente gestibili. Come ha già precisato il Consigliere Brunazzi, in occasione della presentazione del Regolamento di polizia e decoro urbano, la libertà di chi fa spettacolo finisce dove inizia quella di chi, seduto a un tavolo o in un esercizio commerciale, deve poter scegliere di non assistervi. Inoltre non essendo programmati e autorizzati nelle specifiche tecniche, questi eventi rendono difficile mantenere un adeguato livello di sicurezza, soprattutto in mezzo alla gente e ai dehors dei locali. Per questo sono state individuate aree in cui possono esibirsi – anche se sono terrapiattisti (curiosamente invisi a Rifondazione comunista) – senza creare assembramenti, tali da turbare ordine pubblico e sicurezza urbana, e senza limitare la possibilità di fruizione dello spazio pubblico.
Rifondazione Comunista vive in un mondo in cui le norme si possono applicare “in sordina” e solo quando viene comodo a loro, ma il mondo reale è un’altra cosa», queste le parole del Sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, in risposta a Rifondazione Comunista.