corano

Anche per la numerosa comunitĆ  musulmana di Sanremo ĆØ scattato il mese di Ramadan. Sono almeno 500 i fedeli che abitualmente frequentano la Moschea a loro dedicata in via Galilei anche se sono molti di più i seguaci dell’Islam spesso impossibilitati a partecipare ai vari momenti previsti di preghiera per impegni lavorativi.

ā€œLa Moschea ĆØ chiusa – dice Aziz Soummade – e ognuno di noi si organizza per pregare a casa, solo e soltanto con i componenti della famiglia che vivono sotto lo stesso tetto. Per il resto seguiamo i dettami del Ramadan come ogni anno, astinenza e digiuno dal sorgere del sole sino al tramonto, e tanti momenti di preghiera nel corso dell’intera giornataā€.

ā€œLa stessa cosa succede in ogni moschea, in quella di Ventimiglia come nelle quattro di Imperia. Le immagini che ci arrivano dalla Mecca sono completamente diverse rispetto a quelle cui siamo abituati: di solito due milioni di fedeli che camminano e pregano, adesso vediamo l’Imam che prega e dieci, quindici persone al massimo che lo accompagnano, anche per la nostra comunitĆ  ĆØ tutto diverso in una situazione come questaā€.

ā€œIl momento della preghiera – conferma Aziz – ĆØ molto intimo anche se di solito viene condiviso ma solo con la vicinanza reale di altri fedeli. Non preghiamo in chat, lo facciamo nel chiuso delle nostre case. E lo faremo anche dopo il 4 maggio dato che non potremo riaprire ancora la Moschea mancando i requisiti di sicurezza per poterlo fareā€.

ā€œNel corso della giornata di Ramadan sono previsti sei momenti e altrettanti orari di preghiera e cambiano di pochi minuti giorno dopo giorno sino alla fine prevista il 23 maggio. Oggi ad esempio la prima preghiera era fissata alle 5:04, poi alle 6:32 e via via 13:27, 17:18, 20:23 e l’ultima alle 21:51. Cerchiamo di seguire questi orari anche con impegni di lavoro, quelli di noi che hanno la possibilitĆ  di lavorare in questi giorniā€.

Avete contagiati o peggio ancora decessi nella vostra comunitĆ  sanremese?

ā€œAl momento – dice Aziz – non mi risulta che ci siano contagiati tra di noi. So però della morte per coronavirus del fratello di uno di noi che viveva a Bergamo e ci siamo stretti a lui per condividere il dolore di questa perditaā€.