sergio scibilia

“Il green pass, cosĂŹ come Ăš stato delineato, diventa un provvedimento ingiustamente punitivo per specifiche categorie di imprese – interviene il segretario provinciale di Confesercenti Sergio Scibilia – che non solo devono sostenere l’onere organizzativo ed economico del controllo, ma anche assumersi responsabilitĂ  legali che non competono loro.

Confesercenti condivide l’esigenza di accelerare l’adesione della popolazione alla campagna vaccinale, ma la collaborazione delle imprese non deve diventare un’assunzione eccessiva di responsabilità o un caos organizzativo, anche in considerazione del fatto che il green pass ù comunque una forte limitazione dell’attività economica, che andrà certamente indennizzata.

Una decisione inapplicabile in pochi giorni con prenotazioni alberghiere giĂ  in corso. Chi non si Ăš ancora potuto vaccinare non ha il tempo di poter riparare. Gli operatori alberghieri sono su tutte le furie, hanno giĂ  ricevuto disdette e rinuncia alle vacanze.

Così come adottato il provvedimento, albergatori e ristoratori devono diventare “sceriffi anti COVID” con controlli assurdi che non ci competono. L’obbligo di green pass per bar ristoranti e alberghi non ù solo punitivo nei confronti delle attività: ù anche costoso da implementare e rischioso per i gestori, trasformati di fatto in agenti di pubblica sicurezza con tutte le responsabilità anche legali connesse.

Per controllare all’ingresso i certificati – e i documenti di chi li presenta – le attività avrebbero bisogno di formare una persona e dedicarla interamente a questo compito.

Preoccupano, inoltre, eventuali ricadute in caso di errori nella fase di controllo: i gestori dovrebbero essere totalmente esonerati da ogni responsabilitĂ .

Il settore del turismo e della ristorazione Ăš di nuovo in ginocchio ed Ăš il primo a pagare il prezzo piĂč salato.

Poi ci sono delle incongruenze incomprensibili, non capiamo perchĂ© l’obbligo di green pass non sia sufficiente a riaprire le discoteche: una decisione che rischia di diventare il colpo di grazia per moltissime attivitĂ , praticamente chiuse da un anno.

Chiediamo al Governo Draghi – conclude Scibilia – un rinvio della applicazione della norma, sono necessari correttivi urgenti e chiarimenti sulle modalitĂ  di controllo prima dell’entrata in vigore”.