Si celebra oggi, martedĂŹ 13 ottobre, la prima Giornata regionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico, istituita per la prima volta in Italia e in Europa da Regione Liguria, con una delibera di Giunta del 9 dicembre 2019 e poi con il disegno di legge approvato allâunanimitĂ in Consiglio regionale il 17 aprile 2020. Questa sera la fontana di Piazza De Ferrari sarĂ colorata di viola, in occasione della ricorrenza.
Il 6 ottobre scorso anche il Consiglio dei ministri ha accolto le sollecitazioni, in particolare dellâAssociazione nazionale sul tumore al seno metastatico âNoi ci siamoâ MBC Italia e âEuropa Donna Italiaâ e ha istituito la Giornata nazionale, per tenere alta lâattenzione sullâimportanza della prevenzione quale strumento principale contro la lotta al tumore al seno e per dimostrare vicinanza alle donne colpite da questa malattia, circa 37mila in Italia.
âIn Liguria – sottolinea il professor Paolo Pronzato, coordinatore del Dipartimento interaziendale regionale oncoematologico – circa 1.000 pazienti sono sottoposte a trattamenti per un tumore mammario metastatico che, nella maggior parte dei casi, possono ricevere questi trattamenti in day hospital (o anche al domicilio) proseguendo le loro attivitĂ familiari e lavorative. Solo una minoranza delle pazienti con tumore della mammella va incontro a metastasi (localizzazioni del tumore in altri organi). Il tumore della mammella guarisce in oltre lâ80% dei casi, questo grazie alla diagnosi precoce e a interventi chirurgici e medici tempestivi, oltre che a un corretto stile di vita, accompagnato da una dieta mediterranea e da attivitĂ fisicaâ.
Le pazienti con tumore al seno metastatico, rispetto al passato, hanno notevoli possibilitĂ di vedere cronicizzata la loro malattia: per ottenere i notevoli risultati che oggi si osservano occorre, ad esempio, una caratterizzazione del tumore con appropriate indagini di medicina molecolare, effettuata presso le cinque Breast Unit liguri, tra cui quella del Policlinico San Martino. A seconda del tipo di tumore, in questi centri senologici specializzati, presenti su tutto il territorio, vengono erogate le diverse terapie che le ricerche piĂč recenti hanno reso disponibili.
I risultati ottenuti in questo campo sono legati ai farmaci innovativi e alla assistenza continuativa di team specializzati (oncologi, radioterapisti, psicologi, farmacisti, infermieri), al collegamento con la rete di cure palliative domiciliari, alla considerazione da riservare a pazienti particolarmente fragili, per etĂ o condizioni socio-economiche.
âIn questo periodo legato allâemergenza Covid-19 – continua Pronzato – la preoccupazione principale degli oncologi Ăš stata quella di proteggere queste pazienti dal contagio, potenzialmente piĂč rischioso per loro e, allo stesso tempo, proseguire in sicurezza le cure salvavita. I day-hospital oncologici hanno proseguito nella loro attivitĂ , seppur con alcune limitazioni legate alla pandemia, e le pazienti, con qualche difficoltĂ e precauzione in piĂč – conclude Pronzato – hanno potuto proseguire le terapie che prolungano la loro vita e ne migliorano la qualitĂ â.