Giacomo Sciorato nasce a Borgo Foce il 1° febbraio 1803 da Gerolamo e Teresa Raineri, nella via oggi intitolata a Bartolomeo Bossi, suo amico fraterno. Fu proprio Bossi, anni dopo, a far collocare sulla facciata della casa natale una lapide in marmo bianco che ancora oggi campeggia in suo ricordo.
Distintosi ben presto come grande generale, Sciorato è considerato un eroe dell’indipendenza uruguayana nella cosiddetta “Guerra Grande”, termine con cui in America Latina viene definita la guerra civile uruguaiana, combattuta convenzionalmente tra il 1839 e il 1851, i cui primi scontri risalgono però già al 1832 e che si concluse definitivamente soltanto nel 1904.
Fu colonnello della squadra orientale uruguaiana tra il 1837 e il 1842, arruolò Giuseppe Garibaldi conferendogli il grado di capitano e generale, e fu tra i protagonisti del Governo Colorado nella battaglia di Cagancha del dicembre 1839. Partecipò inoltre all’assedio della città di Paysandú nel dicembre 1864.
A lui Garibaldi deve il primo grado come capitano di corvetta, ottenuto proprio sotto il suo comando.
Il 27 maggio 1888 Bartolomeo Bossi, che lo definì “più che un amico”, fece apporre sulla facciata della sua casa natale la già citata lapide, descritta come “un modesto tributo di giustizia e gratitudine all’eroe che gli fu più che leale amico e padre”.