La Liguria, tra le prime Regioni in Italia, rende uniforme su tutto il territorio regionale lâutilizzo di tamponi e mascherine nelle strutture sanitarie dopo la dichiarazione di fine emergenza da parte dellâOMS e lâordinanza del ministro Schillaci del 28 aprile 2023. Con una delibera di Alisa, sono stati infatti approvate le nuove regole relative allâutilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e dei test rinofaringei per la ricerca di SARS-CoV-2 nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e assistenziali. Lâobbligo di mascherina persiste per lavoratori, utenti e visitatori nelle strutture sanitarie allâinterno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi e si raccomanda allâinterno di tutti i reparti di strutture sanitarie. Lâobbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie si estende anche agli lavoratori-utenti-visitatori delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali. Per quanto riguarda i tamponi, i test vengono raccomandati per i pazienti che presentino sintomi compatibile con diagnosi di COVID-19, per i contatti stretti di positivi, per i ricoverati intubati e trasferiti in rianimazione, per quanti infettivologi ed esperti in malattie infettive lo ritengano necessario. I direttori sanitari possono adottare misure aggiuntive legate alle specificitĂ dei contesti operativi e organizzativi.
âSiamo la prima regione che regolamenta in modo uniforme le pratiche Covid dopo che lâOrganizzazione Mondiale della SanitĂ ha sancito la fine dellâemergenza pandemica – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. – Abbiamo dunque individuato comportamenti coerenti, soluzioni comuni per tutte le strutture sanitarie della nostra regione, uniformando il piĂč possibile le regole sullâutilizzo delle mascherine e sui tamponi, limitando gli obblighi ai luoghi dove Ăš ancora necessario mantenerli. Regione Liguria Ăš stata pioniera su diversi aspetti organizzativi durante la pandemia: dall’utilizzo dei monoclonali – ricorda il governatore – alle collaborazioni tra sanitĂ pubblica e privata, con le farmacie e con i medici di medicina generale nel periodo della campagna vaccinale, passsando per il nostro portale di prenotazioni, prima per le vaccinazioni e ora anche per le prestazioni sanitarie, che Ăš stata una eccellenza dal punto di vista gestionale. Questo provvedimento – conclude – Ăš il risultato dellâattivitĂ congiunta di Regione Liguria, Alisa, Direzioni Sanitarie, Dipartimenti Interaziendali regionali di Infettivologia ed Emergenza e area Igiene. Il lavoro di squadra Ăš sempre stato una nostra prerogativa e ci ha consentito di affrontare e superare tutte le sfide piĂč difficili e dolorose in questi anni passati fino a oggi con un ulteriore grande passo verso la normalitĂ â.
âCi avviciniamo gradualmente â aggiunge lâassessore alla SanitĂ della Regione Liguria Angelo Gratarola â alla normalitĂ dei percorsi anche allâinterno degli ospedali e di tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie della nostra regione. Con la fine della pandemia decretata dallâOMS, possiamo considerare che non Ăš piĂč necessario fare tamponi a tutti, sempre e comunque, concentrando gli sforzi del sistema sanitario sulla piena operativitĂ nei reparti, nei pronto soccorso, negli ambulatori dei nostri ospedali. Questo provvedimento garantisce uniformitĂ tra i territori, con il giusto spazio di discrezionalitĂ per le direzioni sanitarie, legate alle specificitĂ del contesto operativo e organizzativo. Lâobiettivo Ăš proteggere i piĂč fragili e quindi le mascherine saranno obbligatorie nelle case di riposo, nei pronto soccorso, nei reparti. CâĂš poi il tema delle visite ai parenti: il suggerimento alle direzioni sanitarie Ăš quello di prevedere orari piĂč ampi sempre garantendo la massima sicurezza. La cura del paziente infatti passa anche attraverso il contatto diretto con le persone careâ.
âIl cambiamento delle regole â spiega Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa â Ăš il frutto di un quadro epidemiologico e clinico mutato, con il passaggio dalla fase pandemica a quella endemica, ma anche del cambiamento dello stato immunitario della popolazione e del miglioramento della gestione clinica del paziente. Il cambiamento di strategia ci consente di attivare azioni di contrasto ai ritardi nel collocamento dei pazienti nei contesti sanitari piĂč adeguati, al prolungamento dei tempi di degenza medi, al sovraccarico di sistema. Inoltre, possiamo potenziare la diagnostica legata a tutti i virus respiratori e non piĂč sempre prevalentemente al Covid19â.
âSono stati tre anni difficili che hanno visto i reparti di Malattie Infettive liguri protagonisti della lotta al Covid – sottolinea Matteo Bassetti, direttore del Dipartimento interaziendale regionale di Infettivologia. – Ora possiamo girare pagina sapendo che abbiamo affrontato un problema di sanitĂ pubblica con impegno e ottimi risultati. I nostri numeri, dellâOspedale Policlinico San Martino, dimostrano quanto impegno e risorse siano state profuse: ben 638mila test molecolari effettuati piĂč altri 277mila effettuati e processati per le altre Asl del territorio, oltre 5milioni di mascherine utilizzate e ben 7mila ricoveri Covid. Il documento sullâuso della diagnostica e delle mascherine va nella direzione di un ritorno alla completa normalitĂ avendo imparato alcune regole che Ăš bene continuino ad essere seguiteâ.
In sintesi, i numeri della pandemia in Liguria
Tamponi antigenici e molecolari: 6.960.653
Numero vaccini somministrati: 3.730.579
Casi di positivitĂ : 666.505
Persone decedute: 5.924
In allegato il documento illustrato dal Dg di Alisa Ansaldi e dal prof. Bassetti.