Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, si è pronunciato sul ricorso in appello presentato da Rai – Radiotelevisione Italiana S.p.A. (RG 1116/2025) contro JE s.r.l., respingendo tutte le impugnazioni proposte dalle parti e confermando integralmente la sentenza del TAR Liguria n. 843/2024, che aveva annullato l’assegnazione diretta alla Rai dell’organizzazione del Festival di Sanremo per le edizioni 2024 e 2025, imponendo al Comune di Sanremo l’obbligo di indire una gara pubblica.
Secondo quanto stabilito dal TAR, l’utilizzo dei marchi legati al Festival e l’organizzazione dell’evento non potevano essere affidati senza confronto competitivo. La decisione era stata sollecitata dai discografici, che avevano sollevato il problema della mancanza di trasparenza nella procedura.
Nel giudizio d’appello, il massimo organo della giustizia amministrativa ha confermato la pronuncia di primo grado, respingendo tutte le impugnazioni proposte da Rai, JE s.r.l., Rai Pubblicità e Comune di Sanremo. Inoltre, è stato dichiarato inammissibile l’intervento del Codacons e dell’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi – APS, intervenuti “ad opponendum”.
Dalla vicenda esce rafforzata proprio l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Mager. A seguito della sentenza del TAR, il Comune ha pubblicato lo scorso aprile una manifestazione d’interesse, che ha condotto a condizioni economiche notevolmente più favorevoli: un minimo garantito di 6,5 milioni di euro l’anno e una quota dell’1% sui ricavi pubblicitari. A rispondere all’avviso è stata ancora una volta la Rai, unica offerente, con la quale si aprirà ora una fase negoziale.