“Le previsioni per luglio e agosto sono buone. Ad agosto siamo praticamente tutti sold out”, ci aveva detto, poche settimane fa, Paolo Saglietto, presidente di Confcommercio Golfo Dianese. Ora che anche Ferragosto 2025 è alle spalle, è tempo di bilanci: i numeri confermano le attese, ma emerge la necessità di una riflessione sul futuro del turismo nel territorio.
Le parole di Paolo Saglietto
“Presenze ce ne sono state, il Golfo Dianese ha risposto ed era pieno: strutture piene, spiagge piene – ha esordito Saglietto ai nostri microfoni – ma bisogna capire la tipologia della clientela che ormai abbiamo. Non servono più soltanto i numeri, serve capire che cosa cerca la gente qua. Abbiamo riscontrato una flessione della fascia media: oggi funziona il low cost, funziona il luxury, ma la fascia media è in calo. Chi resta fermo, chi non aggiorna servizi e offerte, è fuori mercato. Chi offre low cost lavora, chi offre medio-alto ma senza la qualità che il cliente si aspetta non lavora più”.
Un segnale, secondo il presidente di Confcommercio, che richiede un cambio di passo: “Questa può essere una stagione da cui imparare, anche se – ammetto – avremmo dovuto farlo già qualche anno fa. Non è colpa delle amministrazioni attuali né di qualcuno in particolare, ma serve una progettazione su più fronti. Vorremmo dare qualità ai clienti e agganciare la qualità al prezzo, ma non sempre ci riusciamo, ed è un peccato perché viviamo di turismo e viviamo per i nostri clienti”.
Da qui la necessità di responsabilità condivisa tra operatori, enti e associazioni di categoria. “Un cliente che perdiamo lo perdiamo tutti noi. È venuto il momento di armarsi, non in senso polemico, ma per crescere insieme. Abbiamo un Golfo straordinario, ora dobbiamo imparare a fare dei cambiamenti per valorizzarlo di più“, ha concluso il presidente.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Saglietto.