Dopo la levata di scudi della filiera vitivinicola italiana, la Vice Presidente dellâesecutivo comunitario Margaritis Schinas, ha affermato oggi che âLâUnione Europea non ha alcuna intenzione di proibire il vino, nĂ© di etichettarlo come una sostanza tossicaâ. La vicenda trae spunto dai contenuti della bozza di comunicazione della Commissione UE “Europe’s Beating Cancer Plan” che sarĂ approvata in vista della âGiornata Mondiale contro il Cancroâ: il documento prevedeva, fra l’altro, l’introduzione di etichette di natura allarmistica sui prodotti alcolici, ma anche penalizzazioni per salumi, carni rosse e tabacco con lâobiettivo di ridurne i consumi. La Commissione nella bozza segnalava anche lâarresto dei fondi di promozione e la riduzione di finanziamenti.
âVigileremo – afferma il Vice Presidente della Regione Liguria e Assessore allâAgricoltura Alessandro Piana – perchĂ© da parte dellâUnione Europea non vengano assunte decisioni che possano penalizzare, se non addirittura stigmatizzare, i prodotti che ci connotano nel mondo. Anzi, il vino, se consumato nelle corrette quantitĂ durante i pasti, non solo non rappresenta un pericolo per la salute, ma puĂČ apportare benefici. I fiori allâocchiello del comparto agroalimentare, i nostri vini, i nostri salumi, non possono essere paragonati in assoluto a sostanze pericolose per la salute e trattati come i prodotti del tabaccoâ.
Una necessitĂ , quella di sostenere il made in Italy, da sempre sinonimo di eccellenza e di rigorosi controlli pre e post produzione, a Bruxelles. âQuesti comparti pesano in modo sostanziale sul Pil italiano (nel dettaglio lâagroalimentare rappresenta circa un quarto del prodotto interno lordo) – continua il Vice Presidente Piana – e sul fatturato della nostra regione, impensabile svantaggiare i produttori e i posti di lavoro che giĂ hanno subito la crisi di questo ultimo anno a causa della pandemia. Sul piano generale si tratta di difendere le nostre produzioni tradizionali e la dieta mediterranea, da sempre considerata un modello di alimentazione per la varietĂ degli apporti nutritivi indicati, per lâequilibrio della cosiddetta piramide alimentare e per la salubritĂ degli alimenti. Non puĂČ dare benefici alla salute pubblica la condanna del singolo prodotto, semmai va ricercato uno stile di vita corretto che alterni i diversi alimenti nella dieta quotidianaâ.
Queste, in definitiva, le principali osservazioni del Vice Presidente Piana sulle criticitĂ del âPiano dâazione per migliorare la salute dei cittadini europeiâ sul tavolo comunitario e sugli allarmismi scaturiti nellâopinione pubblica. âContrastiamo – conclude Piana – la âmessa al bandoâ di alcune categorie di prodotti, in favore di politiche piĂč coerenti che possano opporsi efficacemente agli abusi o ai fattori di rischio come una corretta educazione alimentareâ.