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Ha avuto il suo epilogo martedĂŹ 4 gennaio l’operazione della Polizia di Stato di Imperia che ha portato all’arresto di A.R. e R.L.R., entrambi accusati dei reati di estorsione ed usura aggravati in concorso.

É stata una complessa attivitĂ  investigativa della Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica imperiese, a condurre all’arresto dei due indagati ed a porre fine al calvario, durato ben due anni, di Liberato (il nome Ăš di fantasia), divenuto facile preda degli strozzini a causa dei debiti accumulati nel tempo per motivi legati al gioco d’azzardo. L’indagine ha consentito di accertare che A.R. e R.L.R., facendo leva sullo stato di bisogno della vittima, ludopatica con gravi difficoltĂ  economiche, gli avevano estorto, in corrispettivo di un “prestito”, interessi e altri vantaggi usurari ad un tasso annuo addirittura pari al 246,622%; somme che la persona offesa era stata costretta a versare con continue e pressanti minacce, a cui non aveva trovato il coraggio di ribellarsi. Il robusto quadro probatorio delineato dagli inquirenti ha portato all’emissione dell’ordinanza con cui il del Tribunale di Imperia ha disposto a carico dei due indagati la custodia cautelare in carcere. Il primo a finire in manette Ăš stato R.L.R., catturato a Ventimiglia dagli agenti della Squadra Mobile lo scorso 3 dicembre.

Appena una settimana dopo Ăš arrivato il turno di A.R., raggiunto all’estero dalla misura cautelare. Nei suoi confronti Ăš stato, infatti, spiccato un mandato di arresto europeo, essendo egli domiciliato in Francia. E proprio in quel territorio Ăš stato rintracciato dalla Polizia transalpina a seguito di una serrata attivitĂ  di localizzazione e cooperazione internazionale avviata con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. MartedĂŹ scorso, quindi, dopo esser stato inizialmente associato nelle carceri d’oltralpe, A.R. Ăš stato consegnato alle AutoritĂ  italiane.