Anche in provincia di Imperia si sono aperti questa mattina alle 7 i seggi per i 5 quesiti referendari e per il rinnovo degli organi elettivi in 4 Comuni: Taggia, Bajardo, Perinaldo e Pornassio. Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirĂ la chiusura dei seggi che avverrĂ alle ore 23 di oggi, mentre lo spoglio dei voti delle comunali prenderĂ il via domani alle 14.
A Taggia in corsa per la carica di primo cittadino si trovano contrapposti quattro candidati: Mario Conio (âInsiemeâ), Gabriele Cascino (âProgettiamo il Futuroâ), Marco Ardoino (âProgetto Comuneâ) e Giuseppe Lo Iacono (âLâAlternativaâ).
A Bajardo i candidati alla carica di sindaco sono: Tito Aurigo, per la lista âInsieme per Bajardoâ e Remo Moraglia, lista âBajardo nel Cuoreâ. A Perinaldo: Francesco Guglielmi, con la lista âInsieme per Perinaldoâ e Mauro Agosta, con la lista âPerinaldo 2.0âł. A Pornassio l’unico candidato a primo cittadino Ăš Vittorio Adolfo con la lista âPornassio Domaniâ.
Alle urne si voterĂ appunto anche per i quesiti referendari, al corpo elettorale verranno assegnate cinque schede di colori diversi: rossa (sulla âlegge Severinoâ per lâincandidabilitĂ dopo condanna), arancione (sulla limitazione delle misure cautelari), gialla (sulla separazione delle carriere dei magistrati), grigia (sulla valutazione dei magistrati da parte dei membri laici dei consigli giudiziari) e verde (sulle firme per le candidature al Csm).
Scheda rossa
Nel referendum contrassegnato con la scheda rossa si chiede agli elettori se intendono eliminare le disposizioni introdotte nel 2012, con la legge promossa dallâallora ministra della Giustizia Paola Severino, che prevedono lâincandidabilitĂ , lâineleggibilitĂ e la decadenza automatica per chi Ăš stato condannato in via definitiva per alcuni tipi di reato, dalla mafia al terrorismo a quelli contro la pubblica amministrazione. Con il ‘sĂŹ’ si cancella lâautomatismo: dovrĂ essere il giudice, di volta in volta, a decidere se, in caso di condanna, occorra infliggere anche la pena accessoria dellâinterdizione dai pubblici uffici.
Scheda arancione
Il quesito della scheda arancione chiede se si vuole limitare i casi in cui puĂČ essere disposta la misura cautelare per rischio di reiterazione. Chi sostiene il âsĂŹâ intende abrogare lâipotesi di reiterazione per alcuni reati che prevedono pene minori e per il reato di finanziamento illecito dei partiti. Chi Ăš per il ânoâ sottolinea che il codice giĂ prevede dei limiti.
Scheda gialla
Con la scheda di colore giallo si chiede lâabrogazione o meno delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono a un magistrato di passare dalle funzioni di pubblico ministero a quelle di giudice, e viceversa. Al momento sono possibili quattro passaggi di funzione nellâarco della carriera. Se passa il âsĂŹâ il magistrato dovrĂ scegliere allâinizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo per tutta la carriera. Chi Ăš per il ânoâ sostiene che cosĂŹ si introdurrebbe di fatto la separazione delle carriere.
Scheda grigia
La scheda di colore grigio riguarda la âpartecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parteâ. Il âsĂŹâ mira a consentire il voto dei laici (avvocati e professori) che siedono nei consigli giudiziari anche su queste deliberazioni, per ottenere giudizi piĂč oggettivi sullâoperato dei magistrati. Chi Ăš per il ânoâ sostiene che sia inopportuno il giudizio degli avvocati su chi nel processo rappresenta la loro controparte.
Scheda verde
Il referendum contraddistinto con la scheda verde propone di cancellare la norma che stabilisce che ogni candidatura per lâelezione dei membri togati del Consiglio superiore della magistratura sia sostenuta da un minimo di 25 e un massimo di 50 presentatori. Lâobiettivo Ăš arrivare a candidature individuali dei magistrati, senza il supporto preventivo di altri colleghi, nel tentativo di limitare il peso delle correnti. Chi si oppone mette in dubbio che questo basti a ottenere cambiamenti rilevanti.








