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Educare i nostri amici a quattro zampe è un dovere che un proprietario non sempre riesce a portare a termine in autonomia. A venire in soccorso in questi caso sono i comportamentalisti cinofili.

Riviera Time ha incontrato uno di loro, Davide Nizza, affiliato di Terre di Confine, maneggio situato a Taggia, per conoscere le coniugazioni della professione.

“Sostanzialmente si tratta di individuare il carattere del cane e le sue peculiarità, la sua indole propria di nascita, individuare ovviamente tramite le descrizioni dei proprietari quali sono i problemi che vengono manifestati e andare a ricercare le cause“, ha esordito ai nostri microfoni. “Non sempre si può recuperare completamente, però già avere le cause e provare a togliere le cause del problema dà una parte di soluzione“.

Un sostegno a tutto tondo, che guarda al passato, al presente e al futuro dell’animale. Supporto che può sfociare in vera e propria rieducazione del cane e dell’intero gruppo familiare, padroni inclusi, in casi complessi.

Alcuni di questi cani trovano una nuova vita dopo il percorso, tra cui l’utilizzo in missioni di soccorso. A questo proposito Davide Nizza ci ha mostrato un esempio concreto.

“Lei è Lea, è arrivata da noi che aveva già un anno e non sappiamo esattamente cosa ha vissuto nell’anno precedente al nostro incontro, ma è un recupero da un maltrattamento o potenziale“, ci ha spiegato indicando la giovane cagnolina accanto a lui. “Nel lavoro di ri-socializzazione del cane è stato introdotto anche, prima dal punto di vista ludico e sportivo, la ricerca di persone disperse, poi lei ha preso un brevetto ed è diventata operativa“.

Nel corso del nostro incontro abbiamo discusso anche i problemi più frequenti nella convivenza tra uomo e animale, tra cui figura l’antropomorfizzazione dell’amico a quattro zampe.

Il modo in cui il cane prova attaccamento è molto diverso rispetto al nostro: noi abbiamo i sentimenti che ci legano spesso o volentieri a un oggetto, un animale o una persona. Per il cane si tratta di un comportamento emotivo, cioè ha delle emozioni ma parlare di sentimenti esattamente come parleremmo dei nostri secondo me è sbagliato“, conclude Nizza.

L’intervista completa a Davide Nizza nel video-servizio a inizio articolo.