Sabato 9 agosto alle ore 21, nella piazzetta della parrocchiale di San Tommaso a Dolcedo, si esibiranno Edmondo Romano, con strumenti a fiato, e Matteo Rabolini alle percussioni, in un incontro che sarĂ un viaggio nella tradizione di strumenti a fiato e percussioni attraverso le varie culture.
Il concerto è un viaggio nel tempo, attraverso brani tipici della tradizione di origine di ogni singolo strumento, con accenni ai metodi costruttivi e alla loro storia, attraverso l’esecuzione di melodie tradizionali e originali, dove radici storiche e geografiche si fondono assieme. Il pubblico si troverà quindi ad ascoltare una mistura di brani mediterranei, dell’Est, mediorientali, orientali, africani, e sarà coinvolto nel vedere per la prima volta strumenti sconosciuti, suoni sentiti spesso solo attraverso l’ascolto di colonne sonore o particolari registrazioni.
Il concerto sarà la prosecuzione del discorso iniziato dall’Orchestra Terra Madre, che si è esibita a Dolcedo il 26 luglio scorso.
Verranno eseguiti dal duo brani tipici della tradizione di origine di ogni strumento, con accenni alle tonalità e agli abbellimenti utilizzati nei singoli ambiti culturali e musicali, sempre all’insegna del rispetto delle varie tradizioni, senza tralasciare l’aspetto della naturale contaminazione tra le differenti culture. Gli spettatori potranno interagire con domande e richieste di approfondimento.
Edmondo Romano, polistrumentista e compositore, lavora da 39 anni nella ricerca musicale sperimentale, etnica, world, folk, minimalista, colonna sonora, perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni. Ha suonato e collaborato a numerose colonne sonore cinematografiche (con Pivio e Aldo De Scalzi), musicato reading poetici per Adonis, Fernanda Pivano, Laura Sicignano, Sergio Maifredi, Maurizio Maggiani, don Andrea Gallo, Ugo Volli, Aldo Cazzullo… Composto musiche per teatro (Teatro Nudo, Teatro Cargo, Teatro della Tosse, Teatro Archivolto, Stabile di Catania, Sicilia Teatro, Ente Lirico Luglio Musicale, Laura Sicignano, Laura Curino, Sebastiano Lo Monaco, Lina Sastri, Arianna Scommegna, Giuseppe Cederna, Carla Peiroleiro, Giorgio Ieranò, Claudio Pozzani…) e televisione, esibendosi con numerosi musicisti nel mondo, tra cui Vittorio De Scalzi, Mauro Pagani, Mario Arcari, Ares Tavolazzi, Pepi Morgia, Yo Yo Mundi, Armando Corsi, Cristiano De André, Vincenzo Zitello, New Trolls, PFM, Lino Vairetti, Clive Bunker, Beppe Barra, Alberto…
Matteo Rabolini si è laureato in strumenti a percussione presso il Conservatorio N. Paganini di Genova, discutendo una tesi sulla percussione storica. Dal 2006 si dedica allo studio della musica antica e delle percussioni applicate, studiando con importanti insegnanti come Pedro Estevan. Ha collaborato con Holland Baroque, Bremer Baroque Orchestra, L’Arpeggiata, Arte dei Suonatori, Orkiestra Historyczna, La Risonanza, Academia Montis Regalis, Accademia degli Astrusi, Orchestra del Teatro Carlo Felice, Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, Orchestra Sinfonica di Sanremo e altri, suonando in importanti festival come Händel Festival-Halle, MiTo, Bremen Music Festival, Bach Festival Leipzig, ecc. Ha inciso dischi, tra gli altri, per Warner, Sony Classical, Dynamic, Tactus e Pentatone.
Dal 2003 affianca all’attività concertistica quella didattica, insegnando in scuole di musica e tenendo corsi e masterclass sulla percussione storica e moderna. La sua passione per gli strumenti musicali lo porta ad avere una vasta collezione di strumenti, soprattutto percussioni, da tutto il mondo.