Giunge in redazione una lettera di denuncia da parte del Dottore Forestale della provincia di Imperia, Alberto Gabrielli:

“Basta con i due pesi e due misure: i vantaggi al singolo ed i costi alla collettivitĂ …

Il caso da cui partiamo Ăš relativo a Diano Gorleri, dove da decenni ormai, in barba al divieto di transito ai mezzi di peso complessivo superiore ai 35 quintali (3,5 T), transitano mezzi, soprattutto betoniere, di 300-400 quintali (il tutto denunciato una infinitĂ  di volte dagli abitanti, anche con un esposto in Procura). Piccoli danni costanti (rami spezzati, alberi fatti tagliare, cancelli e muretti urtati, continui cedimenti del piano stradale).

È giusto di qualche anno fa il rifacimento di un muro di sostegno della strada che conduce al cimitero di Diano Gorleri, con un costo presumibile di 20-40.000 €, sostenuto dal Comune di Diano Marina (cioù da tutti noi, vale sempre la pena di ricordarlo). Mentre altri tratti dei muri di sostegno della strada sono in evidentissimo stato di degrado.

Ora il problema Ăš: per fare una gettata di calcestruzzo per la costruzione di una delle tante ville e villette, abbastanza esclusive, del nostro splendido immediato entroterra si possono abbattere i costi del calcestruzzo fornendolo in sito con auto betoniere da 6-10 mc. Quelle di questi giorni sono a 4 assi, quindi per un peso complessivo di circa 400 quintali che, in corrispondenza di piccole difformitĂ  e buche del manto stradale, manovre spericolate, retromarce, frenate, per di piĂč su strade ripide,  scaricano localmente pressioni assai piĂč elevate. Fornire il materiale con mezzi di grande portata potrebbe sicuramente abbattere ulteriormente i costi unitari: a quando la costruzione di porti in montagna per avere il calcestruzzo con chiatte gigantesche ed un costo unitario dimezzato?

Usare betoniere da un paio di metri cubi per restare entro i limiti di carico sostenibile dalla strada (e dalla circolazione), potrebbe fare lievitare i costi di costruzione della ‘villetta’, ad essere pessimisti, dello 0,5-1,5 %… ma se vogliamo una casetta in un bel posto, immerso negli ulivi, tranquillo e bucolico, anzichĂ© ai bordi della tangenziale, vogliamo essere disposti ad un tale sovra-costo (coperto di almeno 10 volte dal valore dell’ immobile ‘esclusivo’, che si sta fabbricando)?

Morale: i costi alla collettivitĂ  i benefici al singolo.

E senza isterie: chĂ© se per caso Ăš necessario una tantum (una volta in 20 anni) un trasporto eccezionale si puĂČ anche farlo: con chiusura della strada al pubblico, pattuglie di scorta davanti e dietro il mezzo, una fidejussione con scadenza cinquantennale a vantaggio del Comune ed un ‘piccolo’ contributo…”