Un progetto di monitoraggio acustico per comprendere meglio la presenza dei delfini all’interno del porto di Oneglia. È questa l’iniziativa avviata da Delfini del Ponente, in collaborazione con Nauta Srl, azienda specializzata in acustica subacquea, e con il supporto di A.S.N.O. – Associazione Sportiva Nautica Imperiese.

L’idea nasce dall’osservazione di almeno un esemplare noto ai ricercatori, il delfino ribattezzato “Plinio“, avvistato per la prima volta nel 2018, nei primi mesi di attività del progetto Delfini del Ponente. Un delfino che, nel tempo, ha mostrato una frequentazione ricorrente dell’area portuale, probabilmente legata alla ricerca di cibo.

“Sappiamo che Plinio entra spesso in porto, ma non possiamo dire con precisione quanto accada perché probabilmente la maggior parte degli ingressi avviene di notte o in momenti in cui non è possibile osservare direttamente il fenomeno – spiegano da Delfini del Ponente – Si tratta di un comportamento del tutto naturale, anche se questo individuo sembra più abituato alla vicinanza dell’uomo rispetto ad altri delfini”.

Oltre a Plinio, negli anni non sono mancate segnalazioni della presenza di altri delfini nell’avamporto e nelle aree immediatamente antistanti lo scalo, lasciando aperta la possibilità che non si tratti di un caso isolato.

Da qui la decisione di affiancare alle osservazioni visive un monitoraggio acustico, grazie all’impiego di idrofoni in grado di registrare i suoni prodotti dai cetacei, in particolare quelli legati all’ecolocalizzazione utilizzata durante la ricerca del cibo. Un approccio che consentirà di ottenere dati più continui e accurati sulla presenza dei delfini all’interno del porto.

Il progetto, che avrà una durata iniziale di due o tre mesi, è realizzato insieme a Nauta Srl, realtà attiva su tutto il territorio nazionale nello sviluppo di tecnologie e studi legati all’acustica subacquea.

“Questo monitoraggio rappresenta un’opportunità importante per conoscere meglio ciò che accade quotidianamente nel nostro porto e per approfondire il rapporto tra infrastrutture portuali e ambiente marino”, dichiarano Davide Ascheri ed Elena Fontanesi, biologi marini di Delfini Del Ponente.

Accanto alla componente scientifica, il progetto punta anche sul coinvolgimento della cittadinanza. Oltre al prezioso supporto e coinvolgimento logistico di A.N.S.O., Delfini del Ponente lancia infatti una vera e propria “chiamata alle armi” rivolta a diportisti, operatori portuali e cittadini.

“Per noi è fondamentale essere avvisati nel momento stesso dell’avvistamento – spiegano dall’associazione. – Invitiamo chiunque veda un delfino all’interno del porto di Oneglia o nelle acque antistanti a contattarci subito telefonicamente al numero reperibile (+39 353 468 7707). Questo ci permetterà di raggiungere rapidamente l’area, effettuare la foto-identificazione e capire, ad esempio, se si tratta di individui già noti come Plinio”.

Messaggi WhatsApp, foto e video restano utili come integrazione, ma la tempestività della segnalazione è decisiva per il lavoro sul campo e per la raccolta di dati scientifici affidabili.