Non poteva esserci luogo piĂč evocativo del Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa per presentare la grande staffetta che vedrĂ i corridori delle Truppe Alpine dellâEsercito e dellâAssociazione Nazionale Alpini coprire 1.500 km in quattro settimane, con un itinerario di 23 tappe che collegherĂ le Alpi Marittime a quelle Giulie, (con uno âspin-offâ sullâAppennino abruzzese), passando per alcune localitĂ significative della storia delle penne nere.
Lâiniziativa, che prenderĂ il via lunedĂŹ 6 giugno da Ventimiglia e si concluderĂ il 2 luglio a Trieste, si iscrive nelle celebrazioni del 150° della costituzione del Corpo degli Alpini, avvenuta a Napoli il 15 ottobre del 1872 con la firma apposta da Re Vittorio Emanuele II sul decreto che istituĂŹ le prime quindici compagnie alpine.
La “Staffetta Alpina” toccherĂ i luoghi delle origini del Corpo e attraverserĂ cittĂ alpine come Torino, Cuneo, Ivrea, Biella, Aosta, Lecco, Como, Brescia, LâAquila, Trento, Belluno e Udine, passerĂ per le sedi di reparti delle Truppe Alpine dellâEsercito, raggiungendo montagne, monumenti e memoriali cari a tutte le penne nere. Nove gli appuntamenti speciali rivolti al pubblico, a cominciare da Ventimiglia, dove domenica 5 sarĂ aperto in piazza uno spazio espositivo sugli Alpini e la montagna, dedicato in particolare ai giovani, con lâesibizione in cittĂ della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dellâEsercito. Eventi simili si svolgeranno a Trieste, Bassano e Aosta.
Il lungo viaggio che unirĂ sport e storia si snoderĂ anche attraverso posti particolari come Sagliano Micca, nel biellese, dove Ăš situata la fabbrica degli inconfondibili cappelli con la penna, e Cassano dâAdda, in provincia di Milano, dove nacque lâideatore del Corpo, Domenico Perrucchetti.
Gli atleti porteranno in staffetta una fiaccola la cui fiamma sarĂ protetta dalle ali di una colomba, simbolo di pace, riproduzione di quella che lâ11 maggio 2018 (in occasione della 91esima Adunata di Trento partendo dal Sacrario di Castel Dante raggiunse la Campana dei Caduti di Rovereto) dove ad attenderla câera Guido Vettorazzo, reduce di Russia: a suggellare quel momento furono i cento rintocchi di Maria Dolens, la campana simbolo di pace e fratellanza, realizzata con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale.
La fiaccola, passando come testimone da cittĂ a cittĂ , rappresenterĂ un segno di speranza e un simbolo di coesione e solidarietĂ , allâinsegna dei valori alpini e dellâimpegno per la comunitĂ espresso dallâAssociazione Nazionale Alpini, le cui migliaia di volontari ogni anno donano migliaia di ore di lavoro, operando al fianco delle istituzioni locali nel campo della protezione civile e a sostegno di numerose iniziative in favore dei piĂč bisognosi.
A presentare la staffetta sul Ponte di Bassano sono intervenuti il gen. C.A. Ignazio Gamba, Comandante delle Truppe Alpine, il presidente dellâAssociazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero e la sindaca di Bassano, Elena Pavan.
âTorno con emozione su questo ponte – ha detto il gen. Gamba – che tanto rappresenta per la storia degli Alpini. Storia che ha impressionato la Commissione Difesa della Camera che abbiamo ospitato a Bolzano ed al Museo Nazionale Storico degli Alpini di Trentoâ.
Gli ha fatto eco il presidente Favero ricordando che Bassano Ăš diventata ufficialmente CittĂ degli Alpini e che il lungo percorso della staffetta consentirĂ di realizzare un ideale percorso storico e di memoria, perchĂ© senza memoria non câĂš futuro e questa societĂ ha bisogno di riferimenti valoriali.
Elena Pavan, sindaco di Bassano, ha detto âgli alpini ce li teniamo stretti perchĂ© sono un presidio forte di valori e la dimostrazione concreta del saper far a favore della comunitĂ ”.





