Si è svolta questo pomeriggio nella sede della Provincia di Imperia una riunione dedicata alla questione del servizio idrico del Comune di Chiusanico. Al tavolo erano presenti il presidente Claudio Scajola, il sindaco di Chiusanico Giovanni Agnese, l’amministratore delegato di Rivieracqua Fabio Trolese, l’ingegnere Angelo Gallea della stessa società e due rappresentanti delle aziende Clas e Raineri, situate nell’area industriale che sta affrontando da qualche giorno una carenza idrica.
Al centro della discussione due nodi principali: la necessità per Chiusanico di valutare l’ingresso nell’ATO idrico e l’urgenza di individuare le perdite sull’acquedotto di Rezzo, che sta mettendo in difficoltà l’approvvigionamento della zona e, di conseguenza, alcune imprese locali.
“Il Comune di Chiusanico è salvaguardato”, ha chiarito Scajola, “nel senso che ha deciso di poter risolvere i problemi dell’approvvigionamento idrico e della depurazione delle acque autonomamente. Qualunque intervento estraneo di Rivieracqua sarebbe una distrazione di fondi. Questo è il problema di base. Già nei mesi scorsi avevamo fatto una riunione con i comuni salvaguardati, spiegando loro che c’è un rischio forte: se non riescono a garantire i servizi per i quali hanno preso impegni, ci sono rischi pesanti. Per questo sono in corso incontri per fare in modo che entrino nell’insieme, altrimenti non è possibile realizzare gli investimenti per le parti depurative e di approvvigionamento”.
Sul tavolo anche le difficoltà delle imprese locali. “Le aziende Raineri, Clas e Rinaldi”, ha aggiunto Scajola, “hanno necessità di acqua importanti per le loro attività e oggi non hanno la possibilità di avere quella che serve loro. Al Comune di Chiusanico abbiamo spiegato che devono accelerare l’ingresso nell’ATO idrico. Ma qui c’è un’urgenza, perché si è capito che l’acquedotto di Rezzo, prima di arrivare a Borgomaro e scendere ancora, presenta grosse perdite. Si sta lavorando per individuarle”.
Il presidente della Provincia ha inoltre dato indicazioni precise all’azienda idrica: “Abbiamo disposto che Rivieracqua intensifichi la ricerca delle perdite, giorno e notte, per garantire a Rezzo la piena potenzialità. Verranno tolti quei sigilli che non consentivano il passaggio dell’acqua e si cercherà di fare ulteriori manovre, anche grazie al calo dei consumi registrato a Ferragosto. Questo potrà favorire la redistribuzione sui rubinetti e permettere alle imprese di ottenere l’acqua necessaria”.
Chiusanico, ha ribadito Scajola, resta comunque responsabile: “La competenza di dare l’acqua è del Comune di Chiusanico. Il blocco lo ha messo Rivieracqua perché il Comune deve garantire da solo il servizio. Ho disposto che già stanotte Rivieracqua mi dia il primo report”.
Il sindaco di Chiusanico, Giovanni Agnese, ha aggiunto: “C’è questa crisi in atto che potrà essere risolta in due fasi: nell’immediato con l’intervento della società che dovrà fare due operazioni, poi ci sarà una fase successiva nella quale verrà affrontato l’argomento per la sistemazione a regime. Un tema che dovrà essere analizzato con la Provincia. Noi abbiamo dichiarato che non abbiamo preclusioni ad affrontare la questione. Va naturalmente analizzato dal punto di vista tecnico per capire i costi e i benefici del Comune. Dopo aver fatto queste valutazioni potremo dare una risposta”.
Infine il primo cittadino ha rassicurato i cittadini: “La percezione è che sia ancora un problema tecnico da risolvere. Mi sembra che la società ci stia lavorando. Sono ottimista sul fatto che verrà risolta in tempo ragionevole. Le famiglie sono alimentate perché il Comune sta rifornendo la rete di distribuzione, anche se si tratta di acqua non potabile”.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Claudio Scajola e Giovanni Agnese.