Quasi un italiano su cinque (17%) ha scelto di trascorrere le vacanze estive 2021 in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, coniugando la voglia di normalitĂ con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti. Eâ quanto emerge dallâindagine Coldiretti/Notosondaggi sui cittadini che hanno deciso la destinazione delle ferie, diffusa in occasione dellâincontro âLâItalia torna contadinaâ organizzato con Fondazione Univerde e Campagna Amica a Roma a venti anni esatti dallâapprovazione della Legge di Orientamento.
La campagna Ăš diventata cosĂŹ la seconda meta delle vacanze subito dietro al mare proprio per effetto dellâemergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale.
âIn Liguria a trainare le vacanze green â affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – sono gli oltre 600 agriturismi che, spesso situati in zone tranquille dellâentroterra, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, e ampi spazi nel verde, sono forse i luoghi dove Ăš piĂč facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Il  nuovo rapporto degli italiani con la campagna pone le condizioni per far esplodere le enormi risorse che anche il nostro entroterra puĂČ offrire al rilancio dellâeconomia del territorio, con le sue produzioni di qualitĂ e peculiaritĂ paesaggistiche, custodite da generazioni di imprenditori agricoli. Nella nostra regione, anche se il mare rimane unâattrattiva fondamentale per il turismo estivo bisogna ripartire quindi dalla campagna, dalle vacanze estive negli agriturismi alla cura dei territori, preservando la biodiversitĂ , come ha dimostrato il primo salone de âI Sigilli di Campagna Amica 2021â: Ăš necessario investire sulla distintivitĂ per valorizzare le produzioni ed affrontare cosĂŹ il mercato globalizzato, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. Occorre perĂČ superare gli insostenibili ritardi che oggi esistono fra cittĂ e campagne a partire dalle infrastrutture telematiche e superare il digital divide che di fatto spezza ancora il Paeseâ.