Pubblichiamo di seguito il testo integrale del comunicato stampa della procura di Genova.
Procura della Repubblica di Genova – Direzione Distrettuale Antimafia
Ravvisato lâinteresse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti lâaccertamento di episodi
di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonchĂ© nellâambito della AutoritĂ di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza â in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dellâUomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea â delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonchĂ© la possibilitĂ per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneitĂ ai reati per cui si procede
Si comunica che:
nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad unâordinanza di applicazione di misure cautelari (coercitive ed interdittive) personali e reali emessa in data 06.05.2024 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica depositata in data 27.12.2023.
nei confronti
- di Paolo Emilio Signorini, giĂ Presidente dellâAutoritĂ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (accusato di corruzione per lâesercizio della funzione e per atti contrari ai doveri dâufficio, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere),
- del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (accusato di corruzione per lâesercizio della funzione e per atti contrari ai doveri dâufficio, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari),
- di Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del Presidente della Regione Liguria),
- di Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare lâattivitĂ imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria),
- di Mauro Vianello, imprenditore operante nellâambito del Porto di Genova (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare lâattivitĂ imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini),
- di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di ESSELUNGA S.p.A. (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare lâattivitĂ imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria),
- di Matteo Cozzani, capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria, accusato del reato di âcorruzione elettoraleâ (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dalla circostanza di cui allâart. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare lâattivitĂ dellâassociazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella cittĂ di Genova, e di corruzione per lâesercizio della funzione, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari,
- di Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunitĂ riesina di Genova, destinatari dellâobbligo di dimora nel Comune di Boltiere, accusati del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dallâart. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare lâattivitĂ dellâassociazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella cittĂ di Genova,
- di Venanzio Maurici, destinatario dellâobbligo di presentazione alla p.g., accusato del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dallâart. 416-bis.1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare lâattivitĂ dellâassociazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella cittĂ di Genova.
Nei confronti di Signorini Paolo Emilio, Spinelli Aldo e Spinelli Roberto, il G.I.P. ha altresĂŹ disposto il sequestro preventivo di disponibilitĂ finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati.
SECONDO LA PROSPETTAZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, QUANTO AI REATI DI CORRUZIONE
al Presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro (40.000 euro erogati in data 8.12.21 e 9.12.21 al COMITATO GIOVANNI TOTI; ulteriori 15.000 euro erogati in data 25.5.22 sempre al COMITATO GIOVANNI TOTI; ulteriori 15.000 euro erogati in data 8.9.22 sempre al COMITATO GIOVANNI TOTI; e 4.100 euro erogati in data 10.3.23 quale partecipazione alla cena elettorale del 10.3.23 per Giovanni Toti) a fronte dellâimpegno
- di âtrovare una soluzioneâ per la trasformazione della spiaggia libera di Punta DellâOlmo da âliberaâ a âprivataâ,
- di agevolare lâter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta DellâOlmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali,
- di velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trentâanni della concessione del Terminal Rinfuse alla TERMINAL RINFUSE GENOVA S.r.l. (controllata al 55% dalla SPINELLI S.r.l.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dellâAutoritĂ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021,
- di assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22),
- di assegnare a Spinelli unâarea demaniale in uso al concessionario SocietĂ Autostrade (ASPI),
- di agevolare lâimprenditore nella pratica del âtombamentoâ di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.2022).
Al Presidente della Regione Liguria ed a Matteo Cozzani (capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria) viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (consigliere di amministrazione di ESSELUNGA S.p.A.) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla TERRAZZA COLOMBO per la campagna elettorale comunale del 12.6.2022, a fronte dellâimpegno di sbloccare due pratiche di ESSELUNGA pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona.
A Paolo Emilio Signorini, in qualitĂ di Presidente dellâAutoritĂ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, viene contestato di avere accettato da Aldo Spinelli utilitĂ ed altre promesse di utilitĂ a fronte dellâimpegno
- di accelerare la calendarizzazione della pratica in Comitato di Gestione (da lui presieduto) di rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse alla TERMINAL RINFUSE GENOVA S.r.l. (controllata al 55% dalla SPINELLI S.r.l.) e per aver rinnovato la suddetta concessione per trentâanni,
- di favorire Aldo Spinelli nella concessione di ulteriori spazi portuali nei rimanenti tre anni del suo mandato presso lâAutoritĂ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e in particolare nella concessione delle aree Enel (ex Carbonile) e nella pratica del âtombamentoâ di Calata Concenter,
- di consentire ad Aldo Spinelli unâoccupazione abusiva dellâarea dellâex Carbonile lato levante Nord e Sud in assenza di un titolo legittimante.
Le utilitĂ sono consistite:
- nella consegna da parte di Aldo Spinelli di 15.000 euro in contanti a Paolo Emilio Signorini in data 14.7.2022,
- nellâavere Aldo Spinelli, nel periodo compreso dal 31.12.21 al 12.3.23, procurato a Signorini
22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso lâHotel de Paris di Monte Carlo, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinĂČ e servizi extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo e la partecipazione ad eventi esclusivi, quali la finale del torneo internazionale di tennis âRolex Monte Carlo Mastersâ o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti piĂč importanti del CasinĂČ di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42.000 euro,
nonchĂš fiches per effettuare puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo, una borsa Chanel (regalo destinato a terzi) in data 31.12.2021 un bracciale in oro marca Cartier del valore di 7.200 euro (regalo destinato a terzi) in data 30.7.2022,
- nellâavere lâimprenditore offerto in data 28.1.2022 a Signorini un incarico con retribuzione pari a 300.000 euro allâanno una volta terminato il mandato quale presidente dellâAutoritĂ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale,
- nellâavere lâimprenditore offerto in data 16.12.2022 a Signorini la possibilitĂ di disporre, durante un programmato viaggio a Las Vegas, di unâelevata quantitĂ di denaro, attingendo dalle disponibilitĂ delle carte di credito di Aldo Spinelli.
A Paolo Emilio Signorini viene contestato anche di aver ricevuto da Mauro Vianello (titolare del 54,19% delle quote dellâimpresa SANTA BARBARA S.r.l., attiva nel settore degli affari concernenti i trasporti e le comunicazioni e specializzata nei servizi di Prevenzione, Vigilanza e Primo Intervento Antincendio nellâambito del porto di Genova), a fronte di un provvedimento che disponeva lâaumento della tariffa oraria per le prestazioni del servizio integrativo della SocietĂ Santa Barbara S.r.l.,
- la disponibilitĂ di unâautovettura di proprietĂ di Vianello per raggiungere e rientrare da Montecarlo nelle date rispettivamente del 15 e del 18 aprile 2022,
- il pagamento della fattura datata 27/06/2022 dellâimporto di ⏠6.600,00 emessa a favore di Paolo Emilio Signorini dallâimpresa incaricata dellâorganizzazione del banchetto nuziale della figlia di Signorini,
- un Apple watch del valore di 439 euro (regalo destinato a terze persone – acquisto effettuato in data prossima al 1.8.2022),
- un soggiorno nellâappartamento di proprietĂ di Vianello dal 3.8.2022 al 10.8.2022, messo a disposizione dallâimprenditore alla moglie e alla figlia di Paolo Emilio Signorini.
SECONDO LA PROSPETTAZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, QUANTO AL REATO DI C.D. CORRUZIONE ELETTORALE (ART. 86 DPR 570/1960)
A Matteo Cozzani quale coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista âCambiamo con Toti Presidenteâ, Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, quali rappresentanti della comunitĂ riesina di Genova, viene contestato (in concorso con il presidente della Regione Liguria, per il quale non Ăš stata chiesta alcuna misura cautelare/interdittiva in relazione a questo delitto) il reato di c.d. corruzione elettorale (art. 86 DPR 570/1960). In occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020 costoro sono accusati di aver promesso posti di lavoro ed il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunitĂ riesina di Genova (almeno 400 preferenze) e comunque siciliani verso la lista âCambiamo con Toti Presidenteâ, nonchĂ© verso lâindagato Stefano Anzalone ed alcuni altri candidati della predetta lista (QUESTI ULTIMI NON SOTTOPOSTI AD INDAGINI).
A Italo Cozzani, Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa (NON ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, non essendo emersi elementi a suo carico) Ăš contestata lâaggravante di cui allâart. 416-bis.1 c.p., per aver commesso il reato di corruzione elettorale al fine di agevolare lâattivitĂ dellâassociazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella cittĂ di Genova.
Analogo reato di c.d. corruzione elettorale (art. 86 DPR 570/1960) viene contestato a Italo Maurizio Testa, Arturo Angelo Testa, in concorso con Stefano Anzalone, quale candidato al Consiglio regionale per la Lista âCambiamo con Toti Presidenteâ (nei confronti del quale non Ăš stata formulata alcuna richiesta di misura cautelare con riferimento al reato di cui allâart. 86 DPR 570/1960).
In occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020 questi promettevano posti di lavoro a piĂč persone per far convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunitĂ riesina di Genova e comunque siciliani verso la lista âCambiamo con Toti Presidenteâ e verso il candidato Anzalone Stefano. Anzalone offriva ai fratelli Testa il sostenimento delle spese di vitto e soggiorno in Genova dei predetti fratelli nel periodo compreso tra il 10 ed il 19 settembre 2020). Il reato Ăš aggravato (per quanto concerne i fratelli Testa, NON ANCHE PER ANZALONE) per essere stato commesso al fine di agevolare lâattivitĂ dellâassociazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella cittĂ di Genova.
Analogo reato di c.d. corruzione elettorale (art. 86 DPR 570/1960) viene contestato a Venanzio Maurici. Quale elettore e referente âgenoveseâ del clan Cammarata del Mandamento di Riesi, in occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020, per dare il proprio voto alla lista âCambiamo con Toti Presidenteâ, accettava la promessa di un posto di lavoro in favore del compagno convivente della figlia. Allâindagato viene contestata lâaggravante di cui allâart. 416-bis.1 c.p. per essere stato commesso al fine di agevolare lâattivitĂ dellâassociazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella cittĂ di Genova.
Lâindagine scaturisce da una trasmissione di atti per competenza proveniente dalla Procura della Repubblica della Spezia che ha svolto indagini in un procedimento collegato, nellâambito del quale in data odierna Ăš stata data esecuzione ad unâordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale della Spezia.
Gli indizi a carico degli indagati sono stati raccolti nel corso di attivitĂ di intercettazione, pedinamento ed osservazione, adottate successivamente alla trasmissione degli atti da parte della citata Procura della Repubblica.
Lâindagine, inizialmente concentrata su ipotesi di corruzione elettorale, si Ăš successivamente sviluppata su specifiche vicende riguardanti:
- finanziamenti (ritenuti illeciti) per la compagine politica facente capo al presidente della Regione Liguria;
- erogazioni (ritenute illecite) di varie utilitĂ in favore dellâex presidente dellâAutoritĂ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale;
- lâindividuazione delle determinazioni sollecitate, promesse e/o adottate dagli indagati pubblici ufficiali a fronte dei finanziamenti/utilitĂ ricevuti.
Sono in corso altresĂŹ perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica.
Genova, 7 maggio 2024
Il procuratore della Repubblica
Nicola Piacente








