Via libera nei circoli culturali e ricreativi, bar ed esercizi pubblici, al gioco delle carte e alla lettura dei giornali nei bar oltre che allâattivitĂ di cinema e teatri, con un numero massimo di spettatori che va determinato âin relazione alla capienza della struttura aperta o chiusa, assicurando uno spazio libero tra posti a sedere fissi ed identificati (comprese postazioni prive di seduta fisica vera e propria) e, in caso di sedute fisse non identificate quali spalti e gradinate, con distanziamento interpersonale di almeno un metroâ.
Sono alcuni punti della nuova ordinanza firmata oggi pomeriggio dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Con questa nuova ordinanza si potrĂ tornare a leggere i giornali nei bar – ha spiegato il governatore – e si potrĂ giocare a carte, anche se con alcune limitazioni. Inoltre, su sollecitazione di molti dei nostri teatri, oggi molto penalizzati per numero di spettatori, aumentiamo la capienza in sala, a seconda di piani molto attenti e rigorosi ma piĂč favorevoli alla possibilitĂ che le sale tornino a lavorare”.
In questa direzione, Ăš prevista la possibilitĂ che âil numero massimo di spettatori possa essere incrementato in presenza di componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale oppure in presenza di divisori in plexiglass, anche rimovibili, da installare tra un nucleo di spettatori ed un altro, riducendo il distanziamento interpersonaleâ.
Per quanto riguarda il gioco delle carte, lâordinanza precisa che âsono obbligatori lâigienizzazione frequente delle mani e delle superfici utilizzate, il distanziamento fisico di almeno un metro tra i giocatori dello stesso tavolo e, se svolto in locali chiusi, lâuso della mascherinaâ mentre per la lettura di quotidiani e giornali âsono obbligatori lâuso della mascherina e la sanificazione delle mani prima e dopo la manipolazioneâ.
In merito allâipotesi di ritorno di spettatori negli stadi, Toti ha aggiunto: “Ă una decisione che spetta al ministro dello sport, alla Lega, alla Federazione – ha precisato – ma credo che in un momento come questo, con cinema e teatri che riprendono la programmazione, un numero limitato di spettatori negli stadi non sarebbe nulla di male”.








