Il riassunto della sessione odierna del Consiglio Regionale ligure.
Esenzione o riduzione dei pedaggi sulla A12
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato unâinterrogazione in cui ha chiesto alla giunta una riduzione o lâazzeramento del pedaggio degli utenti dellaA12, nel tratto fra Genova Ovest â Sestri Levante, nonostante i disagi provocati dai cantieri. Il consigliere ha ricordato che in quel percorso sono previsti numerosi interventi di manutenzione che prevedono, fra lâaltro, la chiusura programmata della sezione fra Genova Nervi – Recco e del casello di Chiavari.
Lâassessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone ha ricordato i numerosi incontri e le sollecitazioni rivolte a Mit e alle societĂ concessionarie per programmare i cantieri, anche in vista delle riaperture annunciate dal Governo dal 26 aprile, e per chiedere la riduzione o lâesenzione del pedaggio nelle tratte piĂč interessate dai lavori e, quindi, dai disagi. Lâassessore ha ricordato, infine, che da domenica scorsa Ăš attuata lâesenzione sulla A7 nel tratto fra Ronco Scrivia e Busalla.
Futuro del Centro âVaraldoâ di Savona
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato unâinterrogazione in cui ha chiesto alla giunta di intervenire presso le istituzioni competenti per rivedere la progettazione residenziale del centro âVaraldoâ confermandone lâuso pubblico per Savona. Pastorino ha rilevato che il Centro ha rappresentato per anni un punto di riferimento culturale e di aggregazione sociale, ma risulterebbe giĂ approvata una variante urbanistica per trasformarlo in un centro residenziale.
Lâassessore allâurbanistica Marco Scajola ha spiegato che la competenza regionale Ăš di natura strettamente tecnica mentre la competenza nel merito delle scelte resta in capo a Provincia e Comune, che sul caso specifico si sono giĂ espressi con atti ufficiali e legittimi.
Attuazione del Patto per il clima e il lavoro
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato unâinterrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta i tempi di applicazione del âPatto per il lavoro e il climaâ, quali obbiettivi intende raggiungere e in quali tempi. Garibaldi ha ricordato che nella seduta di bilancio 2021 il Patto per il lavoro, giĂ previsto da un emendamento al Collegato della legge di StabilitĂ 2020, Ăš stato trasformato in âPatto per il lavoro e il climaâ tenendo conto sia dei temi occupazionali che di quelli ambientali.
Lâassessore allâambiente Giacomo Giampedrone ha ricordato che il 29 gennaio Ăš stata approvata dalla Giunta la âStrategia regionale per lo sviluppo sostenibileâ (SRSS) dove sono state individuate misure in materia di clima e che a settembre ha preso avvio il progetto per una Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC), e che si prevede di presentare la SRACC allâapprovazione della Giunta entro giugno 2022. Giampedrone ha aggiunto che, per quanto riguarda il lavoro, lâassessore competente si impegna a convocare le parti sociali per individuare un piano di azione comune.
Costituzione di liste di riserva per le vaccinazioni
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato unâinterrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta entro quanto tempo e con quale modalitĂ verrĂ inserito il sistema di liste di riserva allâinterno della campagna di vaccinazione ligure. Garibaldi ha ricordato lâordine del giorno approvato il 22 marzo che impegna la giunta âad introdurre un sistema residuale di prenotazione, con la predisposizione di liste di riserva di soggetti disponibili al momento e nell’arco della medesima giornataâ.
Il presidente della giunta con delega alla sanitĂ Giovanni Toti ha spiegato che ALiSa ha rideterminato la procedura e, assumendo il rischio di un massimo del 4% di defezioni ogni giorno di vaccinazione, viene inserita nella lista di riserva un corrispondete numero di assistiti. Toti ha spiegato che le asl hanno ricevuto la raccomandazione di fare prioritariamente riferimento ai car giver e che ogni asl ha definito le modalitĂ per costituire le liste di riserva che sono, comunque, subordinate allâapplicazione dellâordinanza nazionale che ha ridefinito le fasce di prioritĂ .
Ritardi nella vaccinazione delle categorie âultrafragiliâ
Su questo argomento sono state presentate tre interrogazioni: la prima da Fabio Tosi (Mov5Stelle), e sottoscritta dal collega del gruppo, la seconda da Paolo Ugolini (Mov5Stelle) e sottoscritta dal collega del gruppo, la terza da Luca Garibali (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo.
Tosi ha chiesto alla giunta entro quale mese la categoria di persone âultrafragiliâ verrĂ vaccinata presso la loro abitazione, in quanto si tratta di soggetti appartenenti alle categorie prioritarie. Il consigliere ha lamentato numerosi ritardi in merito.
Ugolini ha citato, in particolare, il caso di una donna di 108 anni, la piĂč anziana della provincia della Spezia, che non avrebbe ricevuto alcuna notizia sulla data di vaccinazione e ha chiesto alla giunta di intervenire urgentemente per rimediare alla situazione .
Garibaldi ha chiestoalla giunta il dettaglio, cioĂš i soggetti individuati e i soggetti presi in carico con prima dose e seconda dose, dello stato della campagna di vaccinazione dei soggetti ultrafragili. Garibaldi ha rilevato che la campagna per gli ultra fragili Ăš iniziata il 15 marzo e che sono state registrate numerose segnalazioni negative sullâorganizzazione della somministrazione.
Il presidente della giunta con delega alla sanitĂ Giovanni Toti ha risposto: «Per quanto riguarda la categoria dellâultravulnerabilitĂ e della disabilitĂ , due giorni fa eravamo al 41 per cento della popolazione vaccinata con la prima dose e rientra in una delle categorie prioritarie dellâultima ordinanza del Generale Figliuolo in parallelo con gli ultraottantenni. Quindi â ha detto – si sta procedendo secondo le indicazioni date, ovviamente sulla base della tipologia e quantitĂ di vaccini in arrivo. Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio, – ha aggiunto – Ăš difficile dire quando finiremo lâintera platea delle persone che si sono prenotate». Toti ha ricordato che da ieri, sono salite a 37 le squadre di vaccinazione a domicilio, che vaccinano circa una decina di persone ultravulnerabili o disabili. «à chiaro che Ăš un processo â ha aggiunto – piĂč lento di quello raggiunto nei grandi âhubâ vaccinali. Ă chiaro, inoltre, che risente della tipologia di vaccino che la maggior parte delle aziende utilizza per questa tipologia di soggetto, che Ăš Moderna. Ci vorranno ancora alcuni giorni, ma direi che la situazione procede in parallelo alle altre categorie, esattamente come previsto dallâordinanza del Generale Figliuolo». Rispetto al singolo caso Toti non ha escluso qualche disguido.
Hub vaccinale Fiera di Genova
Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: la prima da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno), e sottoscritta dai colleghi del gruppo, la seconda da Gianni Pastorino (Linea Condivisa)
Arboscello ha chiesto alla giunta i costi del hub presso la Fiera di Genova, comprese le spese di affitto del capannone. Il consigliere ha sostenuto che a Genova ci sono diversi immobili che potevano essere adibiti a tale funzione che avrebbe permesso il ripristino di locali utilizzabili anche nel post-covid e un impiego di risorse non limitate alla fase emergenziale.
Pastorino ha chiesto alla giunta la previsione di spesa per il funzionamento dellâhub per la somministrazione dei vaccini anti Covid-19, presso il padiglione Jean Nouvel della ex Fiera di Genova, con particolare riguardo allâammontare delle risorse pubbliche destinate alle prestazioni fornite da soggetti privati (Confindustria Genova, Confcommercio salute, sanitĂ e cura, Lega cooperative e Confartigianato salute) che hanno siglato un protocollo dâintesa con la Regione.
Il presidente della giunta con delega alla sanitĂ Giovanni Toti ha sottolineato che tutti i contratti firmati con le varie categorie (farmacie, medici di medicina generale ec) e con la sanitĂ privata «sono stati allineati in coerenza rispetto ai costi del sistema sanitario regionale». Rispetto ai costi dellâhub vaccinale di Genova il presidente ha spiegato che questi sono stati definiti in 17,5 euro per ciclo vaccinale, piĂč 7 euro per le spese di logistica e amministrative. Il presidente ha ricordato la disponibilitĂ di Porto Antico di Genova spa a concedere a titolo gratuito gli spazi. «Per quanto concerne la messa in ripristino dei locali â ha detto – gli unici oneri sono quelli dovuti allâinstallazione di box, strutture che non sono di consueto utilizzo al di fuori del contesto pandemico. Dunque li avremmo sostanzialmente messi ovunque». Toti ha, quindi, elencato i costi previsti fino a Ferragosto pari a circa 10.800 euro come oneri vivi di padiglione, altri 114 mila per allestimento deii box; 110 mila per servizi informatici e altri 43 mila per allestimenti. «Ritengo â ha concluso – siano costi che avremmo sostenuto in qualsiasi luogo lo avessimo installato».
Centro vaccinazioni presso lâospedale Evangelico a Genova Voltri
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato unâinterrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta che siano allestiti spazi piĂč adeguati per la vaccinazione presso lâospedale Evangelico a Genova-Voltri. Secondo Rossetti nel polo le persone sono costrette ad aspettare allâaperto, senza posti a sedere, e in una zona dellâospedale utilizzata anche per il parcheggio di mezzi e per stoccare contenitori e rifiuti.
Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha illustrato nel dettaglio come si svolge la somministrazione nel polo genovese e il numero di vaccinazioni effettuate al giorno. Toti ha illustrato la qualità dei locali adibiti alla somministrazione sottolineando che questi «non sono inadeguati e gli spazi esterni sono complessivamente in ordine» mentre i contenitori non contengono rifiuti pericolosi.
Individuazione delle categorie beneficiarie delle risorse del decreto 157
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato unâinterpellanza in cui ha chiesto alla giunta le ragioni per cui non ha voluto allargare la platea dei beneficari del decreto legge 157, che prevede un fondo di 7 milioni e 751 mila euro a diverse categorie commerciali, anche ai bar con piĂč di 1 dipendente, che molto spesso fanno servizio sia per le colazioni sia nel tardo pomeriggio, e necessitano, quindi, di piĂč di 1 dipendente per evidenti ragioni di turnazione dellâorario di lavoro.
Lâassessore allo sviluppo economico Andrea Benveduti ha risposto:«Non avendo fondi sufficienti per aiutare tutte le categorie, la Regione ha dovuto utilizzare un criterio che desse prioritĂ alle realtĂ produttive piĂč piccole, permettendo a queste di ricevere una somma quantomeno significativa. Stiamo giĂ lavorando con i nostri uffici, – ha aggiunto – nella valutazione di come far ricadere sul territorio le prossime misure a sostegno delle piccole e medie imprese che sono rimaste escluse dalla misura precedente. Il nostro obiettivo Ăš mettere a disposizione uno strumento che possa esser dâaiuto a tutte le categorie che oggi non hanno ricevuto alcun sostegno».