Seduta molto attesa in consiglio comunale a Imperia con al centro il futuro del porto turistico, data la presenza in scaletta della discussione riguardo la delibera sugli indirizzi operativi a Marina di Imperia s.r.l. per l’attuazione della concessione demaniale marittima rilasciata l’1 settembre 2025, della durata di 65 anni.

In apertura viene chiesto di anticipare la trattazione del giàcitato punto 9 al posto del punto 4.

Il consigliere di minoranza Luciano Zarbano presenta una mozione per il ritiro della pratica e il rinvio al prossimo consiglio, sostenendo la mancanza di documentazione adeguata, vedendo la richiesta respinta.

A rispondere è l’assessore Davide La Monica, che definisce la mozione completamente infondata.

“Vi siete attaccati al fatto che mancasse la nota di Marina di Imperia” dice rivolgendosi all’intera opposizione “che è una paginetta e non è un allegato necessario. È un semplice richiamo. Dire che bisogna rimandare perché manca una nota, francamente è poco serio”. Replica Sardi: “Era così poco necessaria che l’avete inserita nel portale del Comune dopo la nostra segnalazione”.

La mozione viene bocciata e il consiglio entra quindi nel merito della pratica, discussa come nuovo punto 4.

La delibera, ricostruisce il percorso amministrativo degli ultimi vent’anni che ha portato alla concessione alla odierna Marina di Imperia s.r.l., che ha ora l’obiettivo di completare e gestire il porto turistico di Porto Maurizio, includendo infrastrutture portuali, attività commerciali, sportive e servizi per la nautica da diporto.

Il documento, riassunto e spiegato in una relazione del sindaco distribuita in sala, recepisce gli esiti della consultazione preliminare di mercato avviata il 27 ottobre 2025, dalla quale emerge, dalle ricostruzioni dell’amministrazione, la possibilità di ricorrere in modo limitato e selettivo a forme di partenariato pubblico-privato, mantenendo il controllo in capo alla società in house.

Prevista la suddivisione del compendio portuale in cinque lotti funzionali: una per le opere a terra con strutture alberghiere e residenziali, una dedicata alla cantieristica, una con dei capannoni artigianali, una dedicata ad un locale pubblico di intrattenimento e una per il distributore di carburanti.

La scelta, spiega Claudio Scajola, nasce dalla necessità di evitare il ricorso all’indebitamento, alla luce del mutato mercato dei posti barca, sempre meno interessato a concessioni pluriennali e orientato verso assegnazioni temporanee. Confermata l’impossibilità di riconoscere agevolazioni tariffarie agli ex acquirenti dei posti barca, in linea con il parere della Corte dei conti e con i pareri legali acquisiti.

Ampio spazio anche alle opere pubbliche di riqualificazione: bypass ciclopedonale alla Tolda della Marina, nuovo Infopoint e spazi per associazioni, sistemazione della passeggiata di via Scarincio, recupero dell’area ex Bagni San Giuseppe e demolizione dell’ex Hangar alla Banchina Medaglie d’Oro.

“Il porto è rimasto fermo per 15 anni conclude il sindaco “e la città non può permettersi altri ritardi. Se non ci fosse stata quell’inchiesta farlocca il porto sarebbe completato da tempo. Non possiamo perdere un minuto. Questa delibera non mette in discussione il modello in house e consente finalmente di far partire i cantieri”.

Dalle opposizioni arrivano critiche, in particolare sulla mancanza di un PEF aggiornato e preoccupazioni relative al sul controllo pubblico delle sub-concessioni.
Loredana Modaffari rilancia parlando di dati insufficienti e chiede garanzie su occupazione e realizzazione delle opere.

Lucio Sardi presenta un emendamento: “Non si può stravolgere il piano finanziario senza fornire elementi concreti. Il PEF non è una barzelletta”.

In molti momenti della discussione il dibattito si accende, con molti scambi polemici.
Dai banchi di alcuni componenti della maggioranza spunta fuori più volte riferimenti a commenti, manifestini e materiale distribuito dal PD imperiese negli anni passati.

“Il piano finanziario è un’ipotesi ragionata, non inventata.” dice il sindaco.

Al termine della discussione la pratica viene votata e approvata con 21 favorevoli 1 contrario e 0 astenuti.

Convocata per il 30 dicembre inoltre l’assemblea di Marina di Imperia, che avvierà le procedure a evidenza pubblica per il completamento del porto turistico.

Nella gallery è possibile consultare integralmente la relazione sulla delibera