Un piano di interventi dettagliato per risolvere le criticità decennali del sistema fognario. È quanto è stato presentato questo lunedì sera a Diano Marina durante un acceso consiglio comunale aperto, dove il sindaco e la maggioranza hanno illustrato il cronoprogramma messo a punto dal Comune in collaborazione con Rivieracqua. Un percorso che, tra accuse alle passate amministrazioni e rivendicazioni politiche, promette di voltare pagina su un problema che affligge la città, specialmente durante i picchi turistici estivi.

Il sindaco ha aperto l’intervento identificando la causa principale del problema nell’inadeguatezza della rete fognaria, incapace di sostenere l’enorme aumento di popolazione durante l’estate, quando si passa da 6.000 a 60.000 persone. Ha poi attribuito parte delle difficoltà attuali a decisioni prese da precedenti amministrazioni tra il 2001 e il 2010, che hanno peggiorato la situazione del Rio Varcavello facendo confluire reflui misti in un canale (costato 700.000 euro) destinato alle acque piovane. Pur sottolineando queste responsabilità passate, ha confermato il proprio impegno ad agire per il bene della comunità.

Secondo l’amministrazione, la vera svolta è rappresentata dalla rinnovata capacità di intervento di Rivieracqua, ottenuta grazie all’ingresso di un socio privato. Questa operazione ha permesso di passare da una gestione basata sull’emergenza a una pianificazione strutturale e a lungo termine. Il risultato è la presentazione, per la prima volta, di un cronoprogramma operativo dettagliato, sviluppato in mesi di lavoro congiunto con la società idrica.

L’intervento del consigliere di opposizione Marcello Bellacicco (Diano Marina) si è concentrato sui concetti di responsabilità e fiducia. La principale problematica sollevata è stata relativa all’ordinanza di divieto di balneazione, firmata dal sindaco dopo gli esiti dei prelievi Arpal. In occasione della replica, il sindaco ha precisato che l’ordinanza deve essere firmata solo a valle di istruttoria, per non rischiare di rivelarsi illegittima: sarebbe stata illegittima, per esempio, un’ordinanza firmata basandosi sulle analisi compiute in forma privata dal consigliere Bellacicco stesso sul Rio Mortula (smentite da quelle compiute da Arpal il giorno stesso).

Dopo di lui è intervenuto Francesco Parrella, capogruppo di opposizione (Diano Domani). La sua relazione richiama la delega che il sindaco aveva nelle precedenti amministrazioni e la situazione dell’ente nei termini del ruolo ricoperto da Rivieracqua e delle problematiche riscontrate negli ultimi tredici anni. Arrivando al divieto di balneazione di fine agosto, il consigliere ha denunciato il fatto che il sindaco non ha aperto un’unità di crisi, invocando l’“ammainabandiera”. Durante la sua replica il sindaco ha precisato che la Bandiera Blu è un attestato che rileva la qualità dei servizi offerti dai concessionari balneari, alla quale contribuisce tutta la comunità e non riguarda quindi solo la conformità delle acque balneabili, che rimangono comunque di qualità eccellente. Nel corso della serata Parrella ha alzato un cartello con la scritta “dimissioni”, al quale il sindaco ha risposto: “Voi chiedete le dimissioni all’amministrazione perché in quattro anni non ha risolto i problemi che non ha mai risolto nessuno in più di 40 anni. E tra l’altro è la prima amministrazione che presenta un cronoprogramma”.

Sono stati quattro gli interventi del pubblico.

Il primo a intervenire è stato Marco Perasso, dichiarando che il cronoprogramma presentato si riferisce a opere, a suo parere, sottodimensionate. Le centrali di pompaggio sarebbero inoltre non a norma, secondo il cittadino. Il sindaco ha chiesto in riferimento a quali competenze tecniche si esprime, considerando la complessità di una progettazione non ancora perfezionata.

L’albergatore Alessandro Sasso è intervenuto domandando come sia possibile che quest’anno si sia finiti sui giornali nazionali e sui social media con esami non autorizzati. Ha chiesto se non si potesse fare un tavolo di confronto sull’aspetto della comunicazione, anche se gli albergatori hanno risposto che si stavano aspettando le analisi di Arpal. Il sindaco ha replicato dichiarando di aver comunicato ogni volta che è stato in possesso di informazioni certe e verificate, rispettoso della delicatezza dell’argomento in questione.

Luca Polselli, commerciante, ha ringraziato per le delucidazioni e per le parole che dimostrano impegno. Ha richiesto rassicurazioni in merito alle tempistiche di realizzazione del cronoprogramma, ma si è anche dichiarato abbastanza spaventato per la gogna mediatica sollevata in queste settimane. La replica del sindaco rassicura la cittadinanza sulla risoluzione delle maggiori criticità oggi conosciute. Inoltre, a giorni verrà assegnato un incarico di indagine sul Mortula e sul Varcavello per evidenziare eventuali altre problematiche.

L’ultimo intervento è stato quello di Paolo Saglietto, presidente Confcommercio, che ha confermato quanto sia difficile fare turismo senza collaborazione, soprattutto perché in altre realtà turistiche non è stata fatta una pubblicità così negativa in casi simili. Ha chiesto inoltre un confronto con Arpal. Il sindaco ha risposto condividendo la sua preoccupazione, ribadendo l’impegno testimoniato da un programma definito, per la prima volta nella storia dell’ente dopo decenni di sofferenza infrastrutturale.

Il cronoprogramma, che prenderà il via operativamente da ottobre 2025 dopo una fase di sopralluoghi a settembre, prevede interventi mirati sui seguenti punti critici.

Stazione di sollevamento S. Anna

È in corso la progettazione per la manutenzione straordinaria dell’intero impianto. L’intervento riguarderà il rifacimento delle solette, gravemente ammalorate, e il rinforzo della struttura portante. Si provvederà anche al rinnovo della quadristica elettrica e del telecontrollo.

Stazione di sollevamento Varcavello

L’ispezione completa del canale presente al di sotto della via Aurelia è stata programmata per fine mese, con lo scopo di verificare il grado di commistione tra acque bianche e acque nere e delineare gli interventi finalizzati a una separazione delle acque miste, così da convogliare nell’impianto in oggetto esclusivamente i reflui civili.

Nel frattempo si sta acquisendo una preventivazione per il revamping del quadro elettrico e l’installazione di un gruppo elettrogeno. Parallelamente è in fase di progettazione un potenziamento della stazione di sollevamento compatibile con i volumi di stoccaggio, le caratteristiche della tubazione di mandata e la potenza elettrica disponibile dalla rete di distribuzione.

Stazione di sollevamento Borgo Paradiso

Recepita la richiesta di verifica puntuale del collettore presente sulle spiagge a servizio delle strutture ricettive di levante, Rivieracqua intende eseguire un rilievo completo della linea al termine della stagione balneare, al fine di creare il minimo disagio alle attività turistiche.

Relativamente alla stazione di sollevamento, l’obiettivo è proteggere l’impianto dal trasporto del materiale ghiaioso che spesso occlude o ostacola l’accessibilità per le normali operazioni manutentive, identificando nuove modalità di accesso per effettuare la manutenzione dell’impianto.

Scarichi di emergenza

Le prescrizioni correlate al rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale per l’impianto di trattamento acque reflue di Imperia prevedono la realizzazione di scarichi di emergenza (con allontanamento dei reflui, in caso di malfunzionamenti o iper-sollecitazioni dei sollevamenti, a 200 m dalla linea di costa) a servizio delle stazioni di sollevamento di Mortola, Varcavello e Molo delle Tartarughe. La complessa attività progettuale e autorizzativa costringe a classificare questi interventi come realizzazioni a medio termine, poiché comportano anche una revisione del piano degli interventi a livello di intero ambito.