Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa da parte del consigliere regionale Enrico Ioculano:
‘Leggo con curiosità l’intervento del Consigliere neo-leghista Biasi, che ci parla dell’ospedale Saint Charles come di una struttura “attiva e performante”, con “dati alla mano”… salvo poi non citare nemmeno un dato. Una strategia comunicativa interessante: evocare i numeri senza mai mostrarli.
Preferisco, invece, parlare dei contenuti. Prima di celebrare l’aumento dei fondi destinati al Saint Charles, bisognerebbe spiegare come verranno impiegati, su quali basi, se c’è un nuovo piano industriale e soprattutto come si confrontano con quelli destinati alle strutture interamente pubbliche.
Non basta dire che qualcosa funziona: bisogna chiedersi se funziona meglio di come sarebbe possibile con un diverso impiego delle stesse risorse. In questo intervento, il Consigliere Biasi abbandona momentaneamente il ruolo di avvocato del sindaco di Ventimiglia per indossare con entusiasmo quello – non richiesto – di portavoce del gruppo privato GVM. A giudicare dal fervore, si direbbe quasi il loro responsabile commerciale. Ma credo che il gruppo, con i suoi mezzi, non ne abbia bisogno.
Avere un pensiero critico è più utile per i cittadini rispetto al ripetere come un mantra che “va tutto bene”. Significa valutare, approfondire, mettere in discussione, cosa che personalmente faccio in coscienza, sapendo di non mancare di rispetto in questo ai professionisti che lavorano nella struttura. Nessuno nega che oggi l’ospedale eroghi servizi e dia conforto al territorio, ma il vero tema è su quali basi strategiche si vogliano investire ulteriori fondi pubblici, considerato che il bando iniziale prevedeva altre somme, inferiori, e che la differenza la mettiamo noi cittadini.
Quanto poi alla sua menzione sui DRG (che francamente suona più come una formula gettata lì che come un argomento articolato), risulta difficile rispondere a frasi tanto vaghe. Sono certo che il Consigliere saprà motivare le sue affermazioni in Consiglio regionale o in Commissione sanità senza l’aiuto di consulenze esterne’.
Sentirmi dire da un collega, da cui mi separano due master universitari in Management Sanitario, che sulla sanità “parlo a vanvera” non mi offende tanto per il contenuto che rivela la sua infondatezza nell’immediato, quanto per la mancanza di possibilità di confrontarsi alla pari in modo costruttivo sul merito.
Purtroppo, Biasi ha già dimostrato in Consiglio regionale una certa difficoltà ad adottare toni istituzionali adeguati. La speranza è che, almeno sul piano della forma e del rispetto verso i colleghi, riesca a crescere prima della fine del mandato. Sarebbe un guadagno per tutti’.