sergio scibilia

La lunga battaglia di Confesercenti Imperia contro “gli illegittimi aumenti delle tariffe applicate da Rivieracqua, assistiti dagli studi legali Russo-Dalla Libera e Alberto Bonifacino, ha finalmente portato i suoi frutti”, esordisce l’associazione di categoria.

ARERA, con la deliberazione 325/2025/R/IDR, datata 8 luglio 2025 e pubblicata ieri, ha infatti “ordinato a Rivieracqua di procedere a restituire agli utenti, mediante conguagli nelle bollette che saranno emesse nel corso degli anni 2026 e 2027, la somma di € 2.294.666,00, e ha bloccato il tentativo dell’azienda di incassare l’ulteriore somma di € 3.955.271,00, che sarebbe stata riscossa a partire dal 2029 a titolo di applicazione retroattiva degli aumenti tariffari indebitamente adottati a partire dal 2020”, spiega Confesercenti. “L’autorità, in particolare, ha azzerato gli aumenti tariffari applicati per gli anni 2020 e 2021, imponendo così il mantenimento della tariffa in vigore per l’anno 2019 per un triennio, e ha stabilito che gli incrementi tariffari per le annualità a partire dal 2022 dovranno essere calcolati utilizzando come base di partenza proprio la tariffa del 2019”.

“Complessivamente, gli utenti della provincia di Imperia hanno risparmiato la ragguardevole cifra di € 6.249.937 solo per quel che concerne gli aumenti retroattivi che sono stati neutralizzati da ARERA”, prosegue Confesercenti, “senza considerare il fatto che le tariffe che Rivieracqua dovrà utilizzare d’ora in avanti saranno necessariamente calcolate applicando gli incrementi stabiliti per gli anni 2022, 2023, 2024 e 2025 non sulla tariffa dell’anno 2021, ma su quella del 2019”.

“Questo risultato è stato raggiunto grazie al decisivo intervento di Confesercenti e Confinvest, volto ad accelerare l’iter istruttorio che ha condotto ARERA all’adozione della delibera pubblicata – ieri – che si stava protraendo fin dal novembre 2023, e anche grazie ai numerosi reclami proposti da singoli iscritti di Confesercenti allo sportello consumatori dell’autorità, mediante un modello predisposto ad hoc per chiedere chiarimenti in merito all’applicazione di conguagli retroattivi sulle tariffe da parte di Rivieracqua prima della loro approvazione definitiva, condotta che, lo si rammenta, era stata ritenuta illegittima da ARERA”, conclude.