code autostrada a10

“La posizione di frontiera della Riviera dei Fiori è stata per tanto tempo un punto di forza per la nostra economia”, esordisce Confesercenti Imperia, “oggi, grazie alla nuova barriera autostradale di Ventimiglia, questa si è trasformata in un ‘bouchon’ dalla Francia verso Genova, e da Savona verso Francia e Spagna. Doppio danno, doppia causa di code chilometriche che, giorno dopo giorno, hanno allontanato i cugini francesi, stremati nel tentativo di raggiungere le nostre città e scoprire la Liguria”.

“Sul fronte nord, la direzione Cuneo-Torino verso mare ha rappresentato per anni un percorso prescelto dai turisti piemontesi, interrotto dalla disastrosa chiusura del tunnel del Tenda e dalle condizioni da terzo mondo della vecchia autostrada Torino-Savona. Ma non possiamo dimenticare la tragedia del ponte Morandi, lo scandalo relativo e i conseguenti infiniti lavori sulla A10”, prosegue l’associazione di categoria. “Sono rimbalzate su tutti i social e le televisioni le immagini ‘storiche’ di file interminabili di auto ferme sui viadotti autostradali, di serpentoni di tir in fila, trasformando le nostre località in zone irraggiungibili”.

“Questo è il ‘sistema autostradale’: un servizio pubblico con i pedaggi ‘medievali’, tra i più alti in Europa”, dichiara Massimino Maurizio di Assohotel Confesercenti. “Questi ultimi anni i cantieri, le code, il traffico sulle nostre tratte autostradali hanno causato danni economici diretti, allontanando una buona fetta di turisti, colpito la nostra reputazione turistica, rallentando tutto il sistema economico”.

“Davanti a questo tsunami commerciale”, conclude Domenico Alessi, presidente cittadino di Confesercenti Sanremo, “dovremmo chiedere, giustamente, dei ristori: un vero risarcimento danni alle concessionarie che gestiscono da anni le tratte autostradali. Confesercenti è pronta per sostenere una class action di tutte le associazioni di categoria, e ancora meglio con i Comuni in prima fila”.