Si Ăš svolta oggi, domenica 4 settembre, a Cervo la storica estemporanea di pittura, il concorso Il Pennello dâoro, alla sua 30esima edizione e dedicata questâanno al tema âCervo: i colori della paceâ. Partecipanti di ogni etĂ e provenienza hanno gareggiato con tele realizzate in tecniche diverse, ma sempre, rigorosamente, dando vita alle proprie opere allâaperto, sul territorio del Comune di Cervo cosĂŹ come da regolamento.
Tanti i premi assegnati, anche ai bambini, giovani e ragazzi. Il primo premio per la categoria adulti Ăš andato a Walter Tesio, di Carmagnola (TO), seguito al secondo posto da Guido Topazio, di Vasia (IM), e al terzo da Giovanni Grappiolo, di Cuneo. Il quadro piĂč votato dal pubblico Ăš stato quello di Eleonora Ciribeni, di Diano San Pietro, seguito dal lavoro di Gabriele Sandrone, torinese, mentre il terzo quadro piĂč votato Ăš stato quello di Stefania Golinelli, di Imperia. Il pittore piĂč giovane Ăš stato Simone Cosentino, che si Ăš aggiudicato, tra gli altri premi, la coppa Ricordando Martina offerta da Il cuore di Martina onlus.
Il ringraziamento del Comune di Cervo va a tutti gli operatori turistici e commerciali del borgo, che hanno contribuito e sostenuto l’iniziativa con i loro premi, unitamente a quelli messi a disposizione dal Comune, dagli enti e dalla Proloco.
Il Pennello dâoro nasce a Cevo nel 1956 grazie allâidea di un gruppo di artisti che erano soliti frequentare il borgo: nella seconda metĂ del Novecento furono infatti nomi internazionali come Francesco Casorati, Piero Martina, Sergio Saronni ad animare a Cervo quella che Ăš nota come comunitĂ dei âpittori torinesiâ, che contraddistinse per il paese unâepoca di particolare fermento artistico. Alla prima edizione del Pennello dâoro seguirono poi altre edizioni, finchĂ© la manifestazioni fu interrotta. Nel 1992 lâestemporanea rinacque, richiamando a Cervo artisti e amanti della pittura estemporanea per una giornata che si svolge ogni primo weekend di settembre e richiede la realizzazione di un dipinto per le strade di Cervo, allâaria aperta, tra gli angoli suggestivi e gli scorci unici del borgo.