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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un disegno di legge sulla trasparenza nella beneficenza, introdurre regole e sanzioni anche per gli influencer. Inoltre, è stato approvato un disegno di legge sulla cybersicurezza.

Norme per gli anziani

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento cruciale riguardante gli anziani, derivante da una legge precedente votata praticamente all’unanimitĂ . Un gruppo di lavoro tra diverse amministrazioni ha elaborato uno schema di decreto legislativo che sarĂ  sottoposto all’esame del Parlamento.

Una prestazione universale sperimentale, destinata agli anziani ultraottantenni non autosufficienti con bisogno assistenziale gravissimo e Isee sotto i 6.000 euro, è stata introdotta dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Questa prestazione comprende una quota fissa simile all’indennitĂ  di accompagnamento e un “assegno di assistenza” di 1.000 euro al mese. L’assegno di inclusione ha ricevuto 651.000 domande, con i pagamenti che inizieranno per 450.000 nuclei entro breve.

Per gli anziani non autosufficienti, un importante lavoro è stato svolto, consentendo una sperimentazione di due anni di una prestazione universale, aumentando l’assegno di accompagnamento a 1.380 euro. Questo importo potrĂ  essere utilizzato per servizi, cura e assistenza.

Election day e limiti di mandato per piccoli comuni

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge per l’election day, fissando le elezioni europee all’8 e 9 giugno, con la possibilitĂ  di accorpare amministrative e regionali. I limiti per i mandati dei sindaci nei piccoli comuni sono stati modificati, consentendo il terzo mandato per quelli tra 5.000 e 15.000 abitanti, e senza limiti per quelli sotto i 5.000.

Inoltre, il compenso per gli addetti ai seggi è stato aumentato per affrontare la crescente scarsa partecipazione.

Riforme fiscali e concordato biennale

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legislativo sull’accertamento, che include il concordato preventivo biennale per le partite Iva. Le risorse raccolte tramite questo concordato saranno utilizzate per ulteriori fasi di riforma fiscale, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le aliquote dell’Irpef.