È stata firmata la convenzione tra il Comune di Ventimiglia e la Parrocchia Cattedrale di Nostra Signora Assunta, alla presenza del sindaco di Ventimiglia, on. Flavio Di Muro, del parroco can. Gérard Majilla e del vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, mons. Antonio Suetta.
La convenzione è frutto del contributo ottenuto dal Comune dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, destinato alla ristrutturazione di chiese e beni ecclesiastici, considerati monumenti storici di grande valore culturale e artistico, nell’ambito del “Fondo Edilizia di Culto”.
Come annunciato dal sindaco a margine dell’apertura della Porta Santa lo scorso anno, il Comune di Ventimiglia assumerà il ruolo di stazione appaltante e soggetto attuatore per questo importante intervento di manutenzione della Cattedrale. I lavori riguarderanno, per quanto concerne l’impianto elettrico, la sostituzione completa e la messa a norma del quadro elettrico e dei conduttori, nonché la parziale sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi e moderni faretti a LED. Per l’impianto termico è invece prevista la sostituzione dell’attuale generatore di aria calda alimentato a gasolio con un sistema a pompa di calore ad espansione diretta, con terminali a fan coil integrati all’interno dell’immobile.
“Grazie a un’efficace collaborazione istituzionale la nostra città ottiene un nuovo e importante contributo per la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale”, dichiara il sindaco Flavio Di Muro. “Si tratta di un progetto altamente simbolico e fortemente sentito dalla comunità cittadina: la Cattedrale di Ventimiglia è infatti sede del vescovo ed ha ospitato l’unica Porta Santa per l’intero anno giubilare ormai prossimo alla conclusione. Come più volte ricordato da monsignor Suetta, Ventimiglia è una città episcopale, le cui radici storiche e il legame profondo con la diocesi non potranno mai essere cancellati. Questo intervento rappresenta dunque un segno concreto del legame profondo della città con la propria storia religiosa, culturale e identitaria, nonché dell’attenzione delle istituzioni verso la conservazione di un bene che appartiene all’intera comunità”.








