Si fa incandescente la situazione di Casa Serena a Sanremo, la Rsa sulla collina di Poggio che ha cambiato gestione e che da oggi, 1 settembre, vede licenziati una quindicina di dipendenti lasciati a casa a seguito del piano aziendale voluto dalla nuova proprietĂ .
Una patata bollente per lâamministrazione Biancheri che ha condotto la trattativa fornendo rassicurazioni sul livello occupazionale e degli standard qualitativi del servizio offerto ai quasi 100 ospiti attualmente presenti nella struttura. Le opposizioni hanno giĂ chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale per trattare questo argomento, e stamattina una ventina di ormai ex-dipendenti e i rappresentanti sindacali si sono recati in Comune per rendere pubblica la loro situazione ed incontrare il sindaco.
âLa riunione di questa mattina Ăš sorta spontanea proprio poche ore fa con il passaparola di alcune dipendenti licenziate, un giro di messaggi telefonici ai quali abbiamo risposto anche noi sindacalisti per chiedere un incontro o con il sindaco Biancheri o con lâassessore Pireriâ, ha detto Vincenzo Giacovelli della Uil Trasporti, che ha proseguito dicendo: âDa stamattina a questi lavoratori Ăš stato impedito di far parte del nuovo corso di Casa Serena mentre noi pensavamo che nel passaggio di gestione fosse garantita lâoccupazione per tuttiâ.
âOggi lavorano solo quelle dipendenti che hanno accettato la proposta della nuova proprietĂ – continua – facendo piĂč ore di prima, una proposta da dentro o fuori che ha penalizzato altre colleghe che oggi protestano per come sono state trattateâ.
âIl Comune non ha pensato ad una tutela dei lavoratori nel momento in cui ha definito il passaggio di gestione di Casa Serena e il nuovo corso ne ha approfittato in modo davvero poco piacevoleâ, ha detto Alfredo Valeggio (Ugl Imperia), anche lui presente stamattina a Palazzo Bellevue.
âCi sono preoccupazioni anche dal punto di vista igienico nella struttura – ha spiegato – con addirittura i tempi previsti-imposti per la pulizia di una camera o dellâintera struttura, e questo accade oltretutto in un periodo pandemico dove lâigiene deve sempre essere al top in una Rsa. Oggi Ăš il primo giorno del nuovo corso e ci aspettiamo lamentele anche da parte degli ospiti paganti di Casa Serena che sino a ieri avevano i loro servizi tutti disponibili, oggi invece manca la fisioterapista, la parrucchiera, la sartoria, il buono-pasto e altro ancora. Da unâoasi di riposo e tranquillitĂ si sta trasformando in qualcosa di problematico per gli anziani e per i lavoratoriâ.
Un ormai ex dipendente legge un messaggio che ha ricevuto stamattina sul suo telefono da parte di un ex collega che segnala tutte le disfunzioni della prima giornata del nuovo corso, mentre Wanda Ferrari, anche lei lasciata a casa dopo aver iniziato quel lavoro nel 2007, lancia un appello: âInvito tutti a venire qui lâ8 settembre alle 17,30 quando si riunirĂ il Consiglio Comunale per sostenerci e dimostrare che Casa Serena non puĂČ essere di chi vuole sbattere i nostri nonni in mezzo alla strada o segregarli in una stanza. Siamo preoccupati per il nostro posto di lavoro, ma anche molto in pensiero per tutti gli ospiti con i quali avevamo ormai creato un rapporto di affetto e piacevole abitudine e vederli ieri sera in lacrime mentre li stavamo salutando ci ha fatto stringere il cuoreâ.
Dopo circa una mezzâora, tutti sono stati accolti nellâufficio di Alberto Biancheri dal quale sono usciti poco dopo, preceduti da una di loro che ha accusato un lieve malore.
âIl sindaco ha preso a cuore la nostra vicenda â ha detto Giacovelli al termine dellâincontro â molte cose lui non le sapeva, ci ha garantito di convocare i responsabili della proprietĂ subentrata ai quali chiederĂ chiarimenti e soluzioni per uscire da questa situazioneâ.