È stata inaugurata oggi la nuova Casa di Comunità “spoke” di Pieve di Teco, già aperta dal 15 settembre e fruibile per l’utenza dell’Alta Valle Arroscia. È l’ex Caserma Manfredi ad ospitare questo importantissimo presidio di sanità territoriale, un modello di assistenza sempre più efficiente e vicino alle esigenze dei cittadini.
La realizzazione, dal costo di 480mila euro, si inserisce nel percorso di riorganizzazione della sanità territoriale, sostenuto dal Pnrr e dai fondi complementari, per garantire una sanità più vicina al cittadino e capace di rispondere in modo capillare ai bisogni del territorio.
Nella giornata odierna si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dei locali, preceduta da un convegno, dal titolo “La Salute vicina a te: la Casa della Comunità di Pieve di Teco si presenta”, che si è svolto al teatro “Salvini” alla presenza del presidente della Provincia di Imperia on. Claudio Scajola e delle autorità del territorio, dell’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, del vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana, degli assessori regionali Marco Scajola e Luca Lombardi.
“L’apertura della Casa di Comunità di Pieve di Teco – sottolinea Massimo Nicolò, assessore alla Sanità di Regione Liguria – rappresenta un passo importante per la sanità territoriale e un segnale concreto di attenzione verso le esigenze delle aree interne della Liguria che, per la loro conformazione, sono spesso più difficili da raggiungere. Proprio per questo abbiamo deciso di utilizzare al meglio la struttura anche per l’avvio della campagna di vaccinazione: a partire da ottobre, infatti, i medici di medicina generale effettueranno qui le vaccinazioni contro influenza e Covid, offrendo un servizio di prevenzione ancora più vicino ai cittadini e rendendo più semplice l’accesso alle cure. Le Case della Comunità sono il primo tassello della riforma della sanità territoriale e un modello innovativo di assistenza, pensato per migliorare l’accesso ai servizi e garantire cure sempre più vicine alle persone. In tutta la Liguria ne apriremo 32: saranno un punto di riferimento per la popolazione, in particolare per i malati cronici, che potranno contare su un’assistenza di prossimità continua e qualificata”.
“Il presidio medico-sanitario del territorio è una priorità che deve essere presa in considerazione. La Casa di comunità a Pieve di Teco – evidenzia il presidente della Provincia on. Claudio Scajola – è la giusta risposta alla collettività per dare servizi indispensabili di base alla comunità dell’entroterra. Ciò è il frutto di un’azione congiunta con il sostegno degli enti locali, e quindi anche della Provincia”.
La mission della Casa dei Comunità sarà quella di offrire servizi socio-sanitari di prossimità, contribuendo a decongestionare le strutture ospedaliere e a facilitare l’accesso alle cure per i residenti dell’entroterra. In particolare, nella “spoke” di Pieve di Teco saranno presenti i seguenti servizi:
- Punto prelievi, aperto dal lunedì al venerdì;
- Infermieri IFEC, ADI e fisioterapia domiciliare;
- Ambulatorio di specialistica;
- Ambulatorio infermieristico;
- Assistenti sociali;
- Farmacia territoriale, distribuzione presidi;
- Punto Unico di Accesso;
- CUP;
- MMG.
L’intera struttura rappresenta quindi un punto di assistenza fondamentale e strategico per tutta la Valle Arroscia. Sono previsti non solo ambulatori, ma delle soluzioni organizzative che permetteranno la fruizione di cure primarie di prossimità e parallelamente anche di supporto sociale e assistenziale.
“Le cosiddette aree interne – sottolinea Maria Elena Galbusera, direttore generale di Asl1 – sono una risorsa fondamentale, un valore aggiunto che va sostenuto per dare il giusto servizio alla collettività: l’apertura della Casa di Comunità va proprio in questa direzione. Tutto ciò è reso anche possibile dalla collaborazione con gli enti locali; infatti, colgo l’occasione per ringraziare Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Pieve di Teco e l’Unione dei Comuni della Valle Arroscia, per l’azione di rilancio dell’entroterra.”
Alle parole del DG Galbusera fanno eco quelle del direttore socio sanitario di Asl1, dott. Fabrizio Polverini: “La sanità dell’entroterra è importantissima proprio per via della sua orografia e conformazione che determinano distanze dagli ospedali e dai luoghi di cura, oltre ad un’alta concentrazione di anziani e fragili che hanno con continuità bisogno della sanità. La neonata Casa di Comunità, al cui interno vedrà diverse figure come l’infermiere di famiglia e comunità, riuscirà a dare attuazione al dettato del Decreto Legislativo 77, ossia la sanità di prossimità: non più reattiva ma pro-attiva, cioè che interviene prima che il problema si manifesti”.
“L’apertura della Casa di Comunità di Pieve di Teco – afferma il sindaco Enrico Pira – rappresenta per noi il raggiungimento di un grande traguardo in quanto ci consente di soddisfare una esigenza primaria per la popolazione ossia la tutela della salute. Questo nuovo modello di approccio al sistema sanitario consente, da un lato, una immediata risposta alle esigenze dei cittadini, erogata direttamente sul loro territorio e, dall’altro, il contenimento del ricorso indiscriminato ai presidi ospedalieri di zona. La presenza continua di personale sanitario qualificato consentirà agli abitanti delle aree interne una assistenza di livello, continua e qualificata, di sicuro riferimento per tutti i Comuni delle nostre Valli. Il Comune di Pieve di Teco ha messo a disposizione lo stabile e l’ASL 1 ha quindi realizzato un presidio assistenziale che ospiterà medici di base e specialisti, infermieri con varie professionalità e professionisti socio-assistenziali. L’amministrazione si impegnerà per garantire la migliore collaborazione al fine di garantire il pieno successo di questo progetto”.