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Dall’energia alla benzina, fino ad arrivare ai prodotti alimentari. Il forte aumento dei prezzi delle materie prime – e, di conseguenza, dei costi di trasporto – si ripercuote a cascata sull’intera filiera agroalimentare, arrivando a incidere pesantemente sulla spesa dei consumatori. Per avere un quadro piĂč dettagliato della situazione ci siamo recati al mercato annonario di piazza Eroi a Sanremo, molto frequentato anche dai turisti soprattutto nel periodo estivo.  

“Tantissima gente vede i prezzi e se ne accorge subito, soprattutto quando viene alla cassa a pagare – spiega Domenico Alessi, presidente di Confesercenti Sanremo. – Gli aumenti sono un po’ generalizzati e non sono tutti uguali: ci sono alimenti che sono aumentati del 20/25%, come alcuni formaggi, mentre altri, sempre prodotti lattiero caseari, sono aumentati di poco. Poi ci sono prodotti come i prosciutti crudi che non sono aumentati ma sono rimasti stabili da diversi mesi.

Non c’ù un perchĂ©, un po’ di speculazione da parte di qualcuno che magari era sottopagato prima, poi ora Ăš scoppiato questo caro prezzi anche per i trasporti. In questa zona siamo sempre stati penalizzati dal punto di vista dei trasporti, sia a livello commerciale che turistico, situazione peggiorata con il problema autostrade”.

Dopo questi rincari la spesa Ăš cambiata? “I primi giorni c’ù stato meno acquisto – asserisce Alessi – il problema poi si crea sulla merce che acquisti tutti i giorni. Ad esempio la pasta, che Ăš aumentata, ma ancor di piĂč la farina”.

L’intervista integrale a Domenico Alessi ù visibile nel video servizio a inizio articolo.