Riviera Time è andata in trasferta in Toscana, più precisamente a Lucca, per portarvi alla scoperta delle origini della fiera della cultura pop più famosa d’Italia: il Lucca Comics & Games.
Una fiera che ogni anno attira milioni di visitatori da tutto il Paese e oltre confine, concentrata tra le mura antiche della città, e legata indissolubilmente al nostro Ponente ligure.
Per tracciare la storia di questo legame bisogna andare a ritroso nel tempo, fino al 1964. L’idea di un salone interamente dedicato al fumetto, in quel periodo in forte diffusione su tutto il territorio nazionale, nacque proprio 61 anni fa a Bordighera, da quattro menti brillanti presenti in città per il IX Festival Internazionale del Film Comico e Umoristico: Claudio Bertieri, Luis Gasca, Umberto Eco e Romano Calisi.
Ai quattro venne l’illuminazione circa il potenziale di un evento così specifico e, vista la presenza e il successo del Salone Internazionale dell’Umorismo, insieme si fecero avanti con l’allora Sindaco della città delle palme, Raul Zaccari, il quale si rivelò subito entusiasta.
L’anno dopo prese così il via il primissimo Festival del Fumetto e Bordighera ne fu casa per prima, dal 21 febbraio al 2 marzo 1965. Una serie di eventi e di opinioni tuttavia fecero sì che la Fiera si spostasse altrove, e fu proprio il Comune di Lucca a farsi avanti. Alla base della scelta di non ospitare più la manifestazione a Bordighera figurano motivi economici, geografici e talvolta semplici idee di pochi e di molti.
Nel 1966 prese dunque forma il Lucca Comics & Games, assumendo il titolo di Fiera delle Fiere per gli appassionati di fumetti, film, serie televisive, cartoni animati, libri e molto altro.
Un evento che Bordighera ha lasciato andare, ma che avrebbe senz’altro portato fama e turismo all’intero Ponente ligure, così come ne porta ogni anno alla cittadina toscana.
La storia delle origini del Lucca Comics & Games, narrata da noi, nel video-servizio a inizio articolo.







