Si è concluso nel pomeriggio di oggi, con un simbolico taglio del nastro che ha dato avvio alla cerimonia organizzata dal prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, il complesso iter di ripristino della legalità intrapreso dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati del Ministero dell’interno, d’intesa con la prefettura di Imperia e l’associazione Libera.
La cerimonia ufficiale definisce la consegna all’associazione Caritas Intemelia dell’imponente complesso immobiliare sito a Bordighera – una villa con annessa piscina e terreni – confiscato al clan Pellegrino, sodalizio di stampo mafioso legato alla ’ndrangheta.
Il prefetto Romeo ha reso noto che la Caritas Intemelia di Ventimiglia destinerà l’immobile a finalità sociali, dando avvio in particolare a percorsi di recupero dei giovani, anche mediante attività di “agricoltura sociale”, e a progetti educativi sulla legalità in collaborazione con le locali associazioni.
Si tratta di un ulteriore traguardo che si pone in continuità con iniziative già intraprese dalla prefettura di Imperia e dall’Agenzia nazionale, che nel 2024 assegnarono altri terreni in possesso del medesimo clan all’associazione di volontariato Spes, impegnata anche con i ragazzi disabili. Quegli stessi terreni vennero poi impiegati anche allo scopo di favorire percorsi di formazione al lavoro orientati all’agricoltura e rivolti ai giovani dell’Istituto Don Bosco di Vallecrosia, organizzati dal centro di formazione professionale salesiano Cnos-Fap.
Il prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo, la dottoressa Maura Orengo di Libera, il procuratore capo Alberto Lari, il magistrato Paolo Luppi, la dottoressa Simona Ronchi dell’Anbsc di Milano, il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, il presidente di Caritas Intemelia Maurizio Marmo e i rappresentanti delle forze dell’ordine, presenti oggi alla cerimonia ufficiale, hanno espresso grande soddisfazione per questo importante risultato, che rappresenta un altro deciso segnale dell’impegno delle istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata.
“Oggi è ‘la svolta’ della legalità”, esordisce il prefetto Romeo. “Questa è una città che ha dovuto subire la presenza della criminalità organizzata e levargli i beni è un segnale molto importante, perché vengono colpiti quei patrimoni che sono frutto di attività delittuose”.
“Ce l’abbiamo fatta, abbiamo creato un gruppo straordinario che ha messo insieme le istituzioni, le associazioni di volontariato, le scuole”, dichiara Maura Orengo, referente di Libera Imperia. “Non speravamo di farcela così in fretta, questo è un lavoro che si fa insieme, se vogliamo ottenere dei risultati. Ha vinto la comunità”.
“Ci siamo candidati insieme alla Spes per gestire questi beni che ci sono stati affidati per 10 anni”, afferma Maurizio Marmo, presidente della Caritas Intemelia. “Grazie al lavoro svolto dai magistrati, dalle forze dell’ordine e dai prefetti Nanei e Romeo, con il supporto di Libera, è stato possibile portare avanti l’idea del riutilizzo sociale di questi beni. Un percorso già avviato con numerose attività, che proseguirà anche nei prossimi anni, coinvolgendo gli studenti delle scuole affinché possano toccare con mano quella che è stata la presenza della criminalità organizzata e comprendere ciò che invece cercheremo di costruire per il futuro”.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Romeo, Orengo e Marmo.