Con la conclusione del 185° corso allievi della polizia penitenziaria, 2.060 nuovi agenti entreranno in servizio negli istituti penitenziari italiani.
Il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino ha annunciato che “alla casa circondariale di Imperia entreranno in servizio 3 unità e alla casa circondariale di Sanremo 60 unità. A queste si aggiungerà un commissario che prenderà servizio dopo il periodo di tirocinio presso l’istituto penitenziario di Imperia”.
Il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove ha sottolineato che “le tragiche politiche di abbandono volute dalla sinistra sono ormai un brutto ricordo lontano. Abbiamo promesso di migliorare la situazione lavorativa di chi opera nelle carceri: lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, come con il prossimo 186° corso allievi da 3.246 unità e con il concorso bandito a luglio per ulteriori 653 unità”.
Berrino ha aggiunto: “Queste nuove assunzioni certificano l’inversione di rotta del governo Meloni rispetto alla grave negligenza di chi ci ha preceduto. Sapranno alleviare le sofferenze degli agenti che ogni giorno lavorano nelle carceri italiane. Ringrazio il sottosegretario Delmastro per il suo impegno costante verso la polizia penitenziaria: continuerò a lavorare al suo fianco per il bene del nostro territorio”.
Alle parole del senatore fanno seguito quelle dell’Unione sindacati di polizia penitenziaria (Uspp). “Nonostante l’impegno concreto del governo e del sottosegretario Delmastro nelle nuove assunzioni, dobbiamo chiarire che nessuna unità maschile è stata destinata al carcere di Imperia”, hanno replicato i segretari liguri dell’Uspp, Guido Pregnolato e Pasquale Modesti.
Secondo i due rappresentanti sindacali, la situazione all’interno della struttura imperiese resta allarmante: “Le nostre denunce sono rimaste inascoltate e l’amministrazione non ha nemmeno provveduto a rimpiazzare completamente il personale trasferito o cessato dal servizio. Non solo non c’è stato alcun incremento dell’organico, ma la situazione è ulteriormente peggiorata”.
L’Uspp segnala inoltre turni di servizio al limite della sostenibilità per il personale rimasto in servizio. “Gli agenti sono costretti a coprire turni che violano le previsioni contrattuali, operando in condizioni di affanno costante, con gravi ricadute sulla tenuta operativa e sul benessere psicofisico degli stessi”, aggiungono Pregnolato e Modesti.
Il sindacato fa sapere di aver già inviato una nota formale all’amministrazione penitenziaria, sollecitando risposte chiare e immediate. “Vogliamo sapere quali iniziative concrete si intendano adottare per correggere gli evidenti errori nelle procedure di mobilità e nelle assegnazioni. In assenza di risposte tempestive”, avvertono i segretari, “siamo pronti a proclamare lo stato di agitazione, valutando ogni forma di protesta democratica a tutela dei colleghi”.
“La polizia penitenziaria di Imperia è da troppo tempo penalizzata da scelte inique nella distribuzione del personale, in particolare nelle assegnazioni dei neo agenti”, concludono Pregnolato e Modesti. “Non possiamo più tollerare che si continuino a calpestare i diritti e la dignità di chi ogni giorno garantisce legalità e sicurezza”.