Perché Angelina e le sue sorelle stanno fuggendo di notte nel bosco di Bajardo, di chi o di cosa hanno paura?
Questa è una storia medioevale, la storia di un grande amore e di un potere al quale non si può che obbedire. La storia di una ragazza innamorata e coraggiosa che osa ribellarsi al Conte Rubino, suo padre, e che, seppur tragicamente fermata nella sua fuga, trasmette il suo ardore alla gente del paese che in suo nome riesce a piegare la volontà del nobile.
Proprio per rievocare questa antica storia d’amore e di rivolta, risalente ai tempi delle Repubbliche Marinare, la popolazione di Bajardo da otto secoli celebra la festa “Ra Barca” che si svolge il giorno di Pentecoste nel paese e viene considerata come una delle più antiche testimonianze folcloristiche della Liguria Occidentale.
Questa è l’atmosfera che troverà domenica 8 giugno chi vorrà salire a Bajardo per farsi raccontare di Angelina e del giovane amato pisano, del Conte Rubino e del florido commercio di legname che questi aveva con la Repubblica Marinara di Pisa. Sentirà il racconto di un amore disperato che ha generato una memoria perpetua nei secoli.
Il programma della festa “Ra barca” prevede: sabato 7 giugno, il taglio nel bosco del pino ad aghi corti, con legname di ottima qualità e senza nodi, destinato a rappresentare l’albero maestro della nave pisana. Un rito suggestivo che coinvolge giovani e meno giovani, ma tutti carichi di vigore ed allegria.
Domenica 8 giugno già dal mattino i mercatini dell’artigianato e dei prodotti del territorio, nel pomeriggio alle ore 15, la sfilata degli Alfieri e delle Dame di “Castel Bajardo”, il Corteo storico del rione Parasio di Taggia in costumi medioevali e gli Sbandieratori e Musici della Città di Ventimiglia.
All’arrivo del corteo in Piazza Parrocchiale, l’alto fusto di pino, tagliato il giorno prima, viene innalzato, con robuste corde e la sola forza delle braccia, dai numerosi volontari affacciati dalle finestre e dai terrazzi tutti intorno, proprio come l’albero di una nave. L’operazione è guidata dal grido di incitamento “Oh issa” di un boscaiolo esperto.
Quando il pino sarà fissato al terreno le donne del paese, accompagnate dai Cantori di Ceriana e da tutti i partecipanti, intoneranno il canto “A Barca” girando intorno all’albero: “A barca ru mei amure…” (La barca del mio amore). Nel corso della manifestazione Mauro Laura narrerà la storia dell’antica leggenda e le sue vicende.
E chi vorrà portarsi un ricordo della festa da quest’anno potrà esibire magliette celebrative con scritta di un verso del celebre canto “A Barca”.
La festa però non finisce domenica 8 giugno perché domenica 15 giugno ci sarà una seconda e nutrita parte. Alle ore 10 Raduno degli Alpini con la partecipazione della Fanfara Col di Nava e alle ore 16 l’abbattimento dell’Albero di Pentecoste che, essendo di legno pregiato senza difetti e tagliato al momento giusto della primavera, verrà venduto all’asta.