“Quello che stiamo realizzando tra Arma di Taggia e Riva Ligure è un investimento senza precedenti che garantirà la definitiva messa in sicurezza del torrente Argentina e di tutta l’area circostante. Opere che valgono, complessivamente, oltre 16 milioni di euro tra fondi PNRR e del Ministero dell’Ambiente già stanziati. A breve saranno concluse le nuove arginature a monte dell’attuale ponte, che, in meno di un anno da oggi, sarà interamente ricostruito a campata unica con una pista ciclabile perfettamente integrata con la Ciclovia Tirrenica. La necessità imprescindibile di rispettare le tempistiche dettate dal PNRR, con la conclusione dei lavori e il successivo collaudo del ponte entro la primavera 2026, rende impraticabile l’ipotesi iniziale di una passerella ciclabile provvisoria. Credo che di fronte a interventi di questa portata si debba guardare la luna e non il dito, pur comprendendo i disagi che la mancanza della passerella provvisoria potrà temporaneamente determinare”.
Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Raul Giampedrone interviene sulla mancata realizzazione di una passerella ciclabile provvisoria durante i lavori per il ponte, che partiranno tra pochi giorni. Una decisione legata esclusivamente ai tempi di realizzazione dell’infrastruttura, per cui le scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vanno obbligatoriamente rispettate.
“La priorità, condivisa dagli amministratori del territorio che ringrazio per la collaborazione, è traguardare la messa in sicurezza del torrente e realizzare il nuovo ponte entro i tempi previsti – prosegue Giampedrone – Per l’estate 2026, concluso l’intervento già a buon punto per le nuove arginature a monte, avremo un’infrastruttura nuova e sicura, perfettamente integrata con la Ciclovia Tirrenica. Si tratta infatti di un intervento fondamentale per la sicurezza delle aree circostanti in caso di piena del torrente, eliminando i piloni attuali che ostacolano il deflusso dell’acqua”.
Verrà poi realizzato il terzo e ultimo stralcio, già finanziato con risorse del Ministero dell’Ambiente, per il miglioramento dell’arginatura dal nuovo ponte fino al mare, riducendo il rischio idraulico alla foce del torrente e migliorando la sicurezza per i residenti e le attività produttive nella zona.