
Continuano gli appuntamenti con Google Street View e i volontari di Liguria Wow, che questa settimana vi guidano, col supporto dello storico Giorgio Fedozzi, alla scoperta dellâantico sistema difensivo e dâavvistamento: le cosiddette torri antibarbaresche, sparse su tutto il nostro territorio.
In seguito alla caduta di Costantinopoli nel 1453, venne a mancare il controllo dei mari da parte dellâImpero Romano dâOriente; iniziĂČ cosĂŹ un periodo di intensi assalti alle navi e ai villaggi costieri a opera di pirati e corsari barbareschi, provenienti dallâattuale Nordafrica. Mentre i primi erano veri e propri fuorilegge, i secondi agivano autorizzati dal proprio stato di appartenenza da una âlettera di corsaâ, con la quale potevano dirigere attacchi a paesi e navi di nazioni con cui erano in guerra.
In risposta alle numerose richieste dâaiuto degli abitanti del Ponente Ligure, la Repubblica di Genova permise la fortificazione degli abitati per renderli meno vulnerabili agli attacchi, dando inoltre il consenso per lâedificazione di un sistema difensivo e dâavvistamento.
Nacque cosĂŹ una rete di torri, potenziando le difese giĂ costruite secoli prima contro i Saraceni. I punti dâavvistamento in riva al mare, una volta avvistati i nemici, davano l’allarme grazie a segnali di fumo e di fuoco. Di torre in torre, lâinformazione giungeva rapida allâinterno delle valli, permettendo alla popolazione di mettersi in salvo.
Splendido esempio visibile ancora oggi di questo sistema difensivo Ăš la Torre di Prarola edificata, insieme a quella di San Lorenzo, dalla comunitĂ della Valle del torrente Prino in seguito a unâincursione corsara nel luglio 1562.
Innalzata sullo scoglio di Premartello, in localitĂ Prarolo, la Torre di Prarola era dotata di artiglieria e ospitava sei uomini di guardia notturna.
Le scorribande corsare nei mari di mezzo mondo verranno sgominate definitivamente dagli Stati europei solo nel XIX secolo.
Si puĂČ godere della bellezza di queste torri dâavvistamento anche dal mare davanti a Imperia su Google Street View: i volontari del progetto Liguria Wow hanno navigato col Trekker da Capo Berta fino alla Torre di Prarola, oltre a tracciare Calata Cuneo e il porto di Porto Maurizio durante le Vele dâEpoca.
Per approfondire lâargomento, segnaliamo il libro âFortificazioni Antibarbaresche in Liguriaâ scritto da Giorgio Fedozzi ed edito da Dominici Editore.
Prarola dal mare: Alpicella: