croce rossa ambulanza

“A fine luglio, nonostante le nostre critiche e perplessità, la giunta regionale aveva modificato il Piano socio-sanitario per inserire la previsione di un’unica centrale operativa del 118 in tutto il territorio regionale. Le voci che si susseguono negli ambiti sanitari parlano di un’operazione rimasta chiusa nei cassetti dell’assessorato per i costi notevoli del trasferimento a Erzelli, come era stato annunciato da Bucci e dai suoi, e per l’impossibilità di ospitarla al San Martino. I territori delle province sono ancora una volta bistrattati e lasciati nell’incertezza dell’organizzazione del servizio, come se esistessero cittadini e lavoratori di serie B.

Abbiamo da sempre ritenuto e fatto presente che questa nuova strutturazione del servizio fosse penalizzante per i territori decentrati e in particolare per l’entroterra, che difficilmente avrebbero visto un miglioramento dell’assistenza. Ma nonostante questo abbiamo assistito a una riforma in cui il confronto con gli operatori, i sindacati e le associazioni che si occupano della tutela dei pazienti non è mai avvenuto, ma si farà, forse, solo dopo, a decisioni prese. Come questa giunta è solita fare.

Ci sorge però una domanda, parafrasando un film: “Ma questi sono del mestiere?” Presenteremo un’interrogazione in consiglio regionale per capire davvero a che punto è il progetto di accorpamento del 118, se davvero sarà fatto o se è stato l’ennesimo annuncio privo di basi solide e ponderate. Serve chiarezza e la chiederemo una volta per tutte, perché non possono essere i cittadini a dover pagare la superficialità di questa destra al governo della Regione”.

I consiglieri regionali PD Davide Natale, segretario del Pd Liguria, ed Enrico Ioculano, vicepresidente Commissione Salute.