Lâarea di cantiere per la demolizione e ricostruzione del ponte ciclopedonale tra Arma di Taggia e Riva Ligure Ăš stata consegnata oggi alla ditta appaltatrice mentre la circolazione a ciclisti e pedoni sarĂ vietata da giovedĂŹ mattina, 5 giugno. Questo lâesito del dialogo tra gli uffici tecnici regionali e i corrispettivi uffici dei due Comuni. Le verifiche tecniche hanno consentito di rinviare la chiusura del ponte a giovedĂŹ mattina, mentre da oggi la ditta effettuerĂ tutte le azioni propedeutiche allâavvio dellâintervento vero e proprio di demolizione dellâimpalcato.
âIl dialogo con i Comuni non Ăš mai venuto meno e la decisione di chiudere il ponte da giovedĂŹ Ăš frutto di questo confronto – dichiara lâassessore regionale alla Difesa del Suolo Giacomo Raul Giampedrone. – Pur comprendendo i disagi, non bisogna mai perdere di vista la portata storica per quel territorio delle opere che stiamo realizzando per la messa in sicurezza del torrente Argentina, per un valore complessivo di circa 17 milioni di euro tra fondi Pnrr e del ministero dellâAmbiente. Nel caso del ponte ciclopedonale, i tempi del Piano nazionale di ripresa e resilienza impediscono a Regione, che Ăš soggetto attuatore degli interventi in corso, qualsiasi ulteriore rinvio: la nuova infrastruttura, a campata unica, dovrĂ essere realizzata e collaudata entro giugno 2026â.
Dal punto di vista tecnico, la mancata realizzazione della passerella provvisoria Ăš legata ad alcuni ritardi e complicazioni nel completamento delle opere sul lotto a monte per la realizzazione delle nuove arginature lungo le due sponde del torrente.
“La sua realizzazione avrebbe comportato un aggravio significativo prima di tutto in termini di tempi”, spiega la nota della Regione Liguria. “Inoltre la passerella provvisoria sarebbe risultata troppo vicina al ponte da demolire, e per ragioni di sicurezza, non sarebbe stato possibile consentire il passaggio durante la demolizione e poi alle successive lavorazioni relative alla costruzione del nuovo impalcato”.
“I rallentamenti registrati sono dovuti a a problemi tecnici emersi solo durante lâavanzamento dei lavori relativi alle nuove arginature a monte del ponte ciclopedonale”, prosegue la consigliera comunale di Taggia e consigliera regionale Chiara Cerri. “Tutto ciĂČ ha inevitabilmente inciso sui tempi, che perĂČ non possono piĂč slittare ulteriormente: la scadenza perentoria del PNRR Ăš fissata a giugno 2026. Posticipare i lavori della demolizione del ponte oltre lâestate avrebbe comportato disagi ancora piĂč pesanti per cittadini e attivitĂ in prospettiva e, soprattutto, avrebbe messo a rischio l’investimento in corso che, tra le nuove arginature sulle due sponde del torrente, il rifacimento del ponte e poi la messa in sicurezza anche dell’area fociva, vale circa 17 milioni di euro”.
“Quando si affrontano interventi complessi e delicati, la sicurezza deve restare sempre al primo posto”, sottolinea Cerri. “Ogni scelta Ăš stata fatta per tutelare lâincolumitĂ pubblica e garantire il benessere della collettivitĂ , anche a fronte di disagi temporanei. Per garantire la massima trasparenza, ho presentato unâinterrogazione in consiglio regionale, affinchĂ© lâassessore alla Difesa del suolo e Infrastrutture Giampedrone possa chiarire pubblicamente lo stato dellâopera e i passaggi futuri”.
“Chi rappresenta le Istituzioni ha il dovere di spiegare con chiarezza e agire con responsabilitĂ . Il nuovo ponte, a campata unica, sarĂ pronto e percorribile entro un anno: non Ăš un ostacolo, ma una grande opportunitĂ di sviluppo per tutto il territorio, di Taggia di tutta la Liguria”, conclude la consigliera regionale.








