La chiusura dei teatri ha nuovamente fermato – dopo il lockdown di primavera – il mondo dello spettacolo e con esso il lavoro di tutti i professionisti del settore.
A pochi giorni dallâuscita del dpcm 25 ottobre, abbiamo incontrato lâattrice e autrice imperiese Giorgia Brusco, che sabato scorso, proprio alla vigilia delle nuove restrizioni, ha portato in scena il suo testo dal titolo âIl raccoltoâ, vincitore del I Premio Drammaturgico “Antonio Conti”.
âĂ stata una situazione surreale â spiega Giorgia – perchĂ© finito lo spettacolo ci siamo guardati un poâ tutti, attori e tecnici, e câera la consapevolezza che dal giorno dopo si sarebbero chiusi i sipari. Ă stato un momento bello da una parte ma anche molto malinconico. Speriamo che questa situazione migliori per tutti, noi al momento siamo nuovamente disoccupatiâ.
Nonostante la sospensione dei laboratori teatrali, le attivitĂ proseguono online: âLa cosa importante dei laboratori Ăš lâaggregazione, la maggior parte delle persone che partecipa lo fa per stare insieme. Vedersi online Ăš snaturante, non Ăš proprio il senso del nostro lavoro, perĂČ ritengo che sia importante dare un segnale per dire che ci siamo e che andiamo avanti. Nonostante tutto cerchiamo di stare uniti e di coltivare la nostra passioneâ.
Prossimi progetti? âStavamo lavorando su un nuovo spettacolo che adesso abbiamo chiaramente sospeso â risponde. – Sto lavorando a una drammaturgia nuova, testo con cui spero di iscrivermi a qualche altro concorso. La prossima settimana dovrebbero uscire altre due mie pubblicazioni, una di teatro comico e una di teatro drammatico. Ora credo che mi darĂČ piĂč che altro alla scrittura, tenendo vivi i laboratori online.
In questo momento Ăš come se ci fosse un velo di polvere un poâ su tutti noi. Il teatro ha tanto bisogno di reciprocitĂ , di contatto. Questa paura di avvicinarsi crea in tutti una sfiducia, non Ăš facile tenere viva la fiamma ma ce la mettiamo tutta.
Tutti abbiamo bisogno del teatro e dellâarte, di poter comunicare e di scambiarci emozioni gli uni con gli altriâ – conclude.