Il periodo di âfine agosto – primi di settembreâ apparentemente poco significativo, nel settore dellâistruzione Ăš decisamente strategico. Si chiude formalmente un anno scolastico e, dopo pochi giorni, ne inizia uno nuovo; la fase di programmazione diventa fondamentale sia in fase consuntiva che preventiva. Ci sono poi degli aspetti legati alle ârisorse umaneâ: alcuni insegnanti cambiano sede di servizio, altri raggiungono âlâagognatoâ collocamento a riposo. La Scuola Forestale di Ormea lo scorso anno visse lâesperienza del trasferimento della dirigente scolastica Antonella Germini (come Ăš noto brillantemente sostituita da Mara Ferrero) e questâanno Ăš terminata lâesperienza lavorativa del prof. Piero Bologna il quale ha raggiunto il collocamento a riposo dopo ben 43 anni di servizio (di cui 34 presso la scuola ormeese).
Insegnante tecnico – pratico, il prof. Piero Bologna ha guidato centinaia di studenti verso il raggiungimento di importanti obiettivi formativi volti a formare dei veri e propri professionisti del settore forestale. Nel 2002 egli fu uno dei protagonisti per la realizzazione della rete tra le quattro scuola forestali italiane: âLe scuole forestali di Ormea, Feltre, Edolo e Pieve Santo Stefano pur avendo molti aspetti in comune non avevano una programmazione che le rendeva connesse, grazie alla rete costituita nel 2002 finalmente riuscimmo a collaborare in modo adeguatoâ, spiega il prof. Bologna. In effetti il lavoro di quegli anni ha dato frutti formativi significativi come il noto progetto internazionale âForest4lifeâ e la gara nazionale delle scuole forestali.
Gli ultimi due anni di lavoro del prof. Piero Bologna hanno avuto anche una svolta decisamente innovativa, egli infatti, ha ricoperto un ruolo nuovo, quello di Direttore dellâUfficio tecnico della scuola: âIn questi ultimi due anni mi sono occupato a tempo pieno di mansioni tecniche come la sicurezza ed il supporto alla nostra azienda agraria, si Ăš trattato di un ruolo molto interessante ed utile nellâottica di una scuola sempre piĂč moderna ed allâavanguardiaâ, conclude il prof. Bologna.





