In occasione del âFESTIVAL DELLA CULTURA MEDITERRANEAâ, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’EtĂ Contemporanea di Imperia ha promosso, per domenica 2 agosto 2020 presso lâIsola Mediterranea (Via Felice Cascione) la presentazione di due importanti pubblicazioni.
Si inizierĂ alle ore 11.30Â con il libro âDESTINAZIONE RAVENSBRĂCK Lâorrore e la bellezza nel lager delle donneâ di Donatella Alfonso, Laura Amoretti, Raffaella Ranise (edizioni All Around) dove Giovanni Rainisio, Presidente dellâISRECIm dialogherĂ con le tre autrici.
Il libro ripercorre testimonianze, fatti e luoghi attraverso la tessitura della memoria di queste donne, la disumanitĂ che hanno dovuto affrontare e il male che ha attraversato lâEuropa, monito per allontanare ogni vento di inaccettabili revanscismi.
Alcune erano bambine, partite sole o con lâintera famiglia, altre ragazze di ventâanni, madri di famiglia oppure giĂ anziane. Sui treni che le portavano al campo di concentramento di RavensbrĂŒck a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti famiglie ebraiche: reiette da isolare, da eliminare, per il regime nazista. Mille tra le italiane deportate, di ogni etĂ , non tornarono mai: tra loro anche alcune passate per un piccolo e
quasi dimenticato centro di detenzione nellâestremo ponente ligure, a Vallecrosia, simbolo del desiderio di rimozione.
La storia di queste donne, ragazze e bambine, i ricordi, la capacitĂ che ebbero molte di loro, nonostante la tragedia che stavano vivendo, di ritrovare la capacitĂ di un affetto, di un gesto, di un sorriso, si affiancano ai momenti piĂč cupi vissuti nel lager e, per le sopravvissute, riportati nella vita vissuta a partire dal loro ritorno.
Si continuerĂ alle ore 17.15 con il libro âRussi nelle Riviere tra â800 e â900 IN FUGA DAGLI ZARâ di Roberto Speciale (De Ferrari Editore) con lâintroduzione di Giovanni Rainisio e Fulvio Vassallo per finire con lâintervista del giornalista Franco Manzitti allâautore.
Una ricerca ricca e dettagliata, una storia intensa, fatta di incontri e scoperte del nostro Paese e delle Riviere liguri, da parte di un gran numero di russi, tra Ottocento e Novecento.
Chi erano? Viaggiatori, ma anche rifugiati politici, esiliati dal regime zarista e poi anche dalla rivoluzione, artisti, intellettuali, aristocratici e tanti, tanti ammalati di tubercolosi, che venivano da noi a cercare bellezza, clima mite e cure sperando in una possibile guarigione. Nomi famosi, ma anche avventurieri, attivisti politici che rimarranno in Italia o ritorneranno in patria alla caduta dello zar.
Piccole e grandi storie che lâautore scopre esaminando rapporti di polizia, elenchi di alberghi, cronache dellâepoca, libri e articoli dimenticati. Ne emerge una storia, mai interrotta, di amore per lâItalia e la Liguria in particolare, che in quel tempo seppe essere rifugio e riparo per tanti perseguitati, prima dellâavvento del fascismo, che vi mise drammaticamente fine e sullo sfondola realtĂ della Russia dagli zar alla rivoluzione.
Una storia che ci aiuta a comprendere le vicende storiche di allora, ma ci incita anche a non recidere il filo robusto che ha unito due realtĂ e due popoli solo allâapparenza cosĂŹ diversi e lontani.